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Gran finale (amaro) che non delude
Dopo tanto viaggiare e combattere, gli eroi di Abercrombie cominciano ad essere stanchi.
Jezal vorrebbe solo un’esistenza tranquilla, al caldo e al sicuro con la fanciulla (ubriacona) forse amata, ma il fato, e il primo mago hanno in serbo per lui ben altri ruoli. Logen Novedita vorrebbe solo ritornarsene al Nord, e finire combattendo la propria gloriosa esistenza, ma la guerra non è ancora finita e il Sanguinario, l’oscura forza che ribolle dentro di lui, non è ancora sazio; Glokta, il cinico inquisitore (ma talora assolutamente spassoso nella sua crudeltà), vorrebbe riposare e basta, ma la carriera pretende da lui e dal suo corpo malandato ancora immani sforzi, e Ferro Maljinn, infine, che pensava di poter finalmente trovare la sua vendetta sugli odiati Gurkish, si ritrova a dover combattere di nuovo accanto agli odiosi musi rosa, e comunque in mezzo a maschi insopportabili.
E Bayaz il primo Mago? Ambiguo e misterioso come sempre, tra complotti, trucchetti e amare sorprese, se ne sta sempre in bilico tra illecito e l’illecito, perché neppure lui, forse, è così lontano dalla violazione della Prima Legge.
Un finale amarissimo, che mi ha spiazzata.
Ci sono personaggi a cui mi ero affezionato che finiscono calpestati dal destino, personaggi di cui ero ansiosa di conoscere le sorti che rimangono per così dire “congelati” (ma spero che Abercrombie abbia in serbo ben altro per loro in futuro), e, come al solito, niente ricompense per chi se lo è meritato, niente salvezze e facili redenzioni che altri autori fantasy avrebbero elargito a piene mani, e neppure punizioni per chi, alla fine, ha anteposto la propria gloria alle vite di tanti poveracci indifesi.
Per almeno tre - quattro cosiddetti “eroi” avrei voluto fare un passo in più, seguirli ancora, ma ciò indubbiamente conferma quanto l’autore sia riuscito a risucchiarmi dentro alla sua landa immaginaria, tra il freddo Nord e le macerie di Adua.
Un finale per così dire “concentrico”, dove la fine riporta all’inizio (se leggerete, capirete perché), e dove il messaggio è uno solo: dopo ogni battaglia ce ne sarà sempre un’altra; dopo ogni re ci sarà sempre un nuovo usurpatore; e dopo il ritorno alla terra di un nemico, bisognerà fare i conti con uno ancora più forte. Come direbbero Mastino e Logen Novedita, dobbiamo solo essere realisti.
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