Dettagli Recensione
Ritmo sbilanciato
Ho letto questo secondo capitolo della trilogia subito dopo aver finito il libro precedente, che terminava con stravolgimenti, domande e ritmi incalzanti. Qui il ritmo si smorza di colpo per dare spazio alle risposte e alle spiegazioni. Per la maggiorparte la storia si svolge all'Accademia, quartier generale dei Cercatori che da indiscussi nemici nel primo libro diventeranno preziosi alleati.
Ho trovato la storia un po' sbilanciata, nel senso che le vicende si svolgono nell'arco di un paio di giorni, quindi ci sono interi capitoli di dialoghi che dopo tanta azione risultano noiosi e irritanti (ti viene da pensare "volete fare qualcosa invece di stare lì a parlare?!"), poi di nuovo, verso la fine il ritmo torna incalzante anche se spesso i personaggi perdono tempo a darsi spiegazioni a vicenda mentre sono in pericolo di vita... insomma, prima pensate a scappare e poi se ne riparlerà!!!
Fortunatamente si è un po' ridotta la focosità dei protagonisti, anzi, c'è quasi una tendenza inversa perchè Calla è piena di sensi di colpa e non riesce a stare con Shay senza sentire la voce e vedere il volto di Ren.
Numerosi nuovi personaggi vengono presentati. Sicuramente affascinante lo strano e misterioso rapporto tra Connor e Adne; Ethan, un Cercatore inizialmente diffidente e scontroso nei confronti dei guardiani, cambierà comportamento a seguito dell'incontro con la bella Sabine, ma il tutto risulta un po' troppo improvviso e quindi poco credibile.
Shay, che si è dimostrato già nel primo libro essere il personaggio preferito della scrittrice, continuerà ad essere il protagonista maschile indiscusso, ma la gelosia nei confronti di Calla lo fa spesso "sragionare" e ti verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi. Si accentua il suo comportamento da sbruffone so-tutto-io e questo lo rende parecchio antipatico agli occhi del lettore.
Nel complesso una lettura leggera.