Dettagli Recensione
L'amore, per l'odio e la vendetta, è immortale?
“Siamo tutti costretti ad affrontare la nostra natura. E se tu non riesci a superare la tua, vuol dire che sei un debole.”
A distanza di due anni, i personaggi di IMMORTAL sono tornati a tormentare la mia anima con le loro passioni, a confondere la mia mente con gli innumerevoli perché dell’esistenza, ma anche ad affascinarmi con l’intramontabile mito della vita eterna. Chi non vorrebbe vivere per sempre?
Ce lo chiediamo sapendo già che alcuni dei personaggi ne farebbero volentieri a meno. Infatti, la bellissima Lanny, dopo aver ucciso il suo amato Jonathan nel primo romanzo, ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle e di intraprendere una nuova vita con un uomo comune, un mortale, Luke, quando avverte una vibrazione che le trasmette un senso di pericolo. L’uomo che la odia di più al mondo, colui che le ha donato l’immortalità, il potente e spietato Adair, è riuscito a liberarsi ed ha sete di vendetta. Vuole proprio lei: Lanny.
Raccontato così, può sembrare il solito fantasy sugli immortali, ma ha molto di più da trasmettere. Erotismo di qualità e suspense da thriller sono alcuni degli ingredienti di questo romanzo dai toni raffinatamente avvincenti. Le biografie degli immortali si alternano, mentre le loro vite proseguono nel presente narrativo e il lettore sa che sono destinate ad incrociarsi.
Il romanzo IL DOMINATORE di Alma Katsu non è incentrato solo sul co-protagonista di Lanny, il complesso e misterioso Adair (“Il suo amore per lei era sublime, ma anche una straziante maledizione che gli infettava le vene.[.] La sua natura era fatta di violenza e rabbia e si chiese se potesse davvero cambiarla. Doveva imporsi una disciplina, poiché sapeva che non avrebbe sopportato di ucciderla.”), ma riprende e approfondisce le esistenze degli altri personaggi del primo libro della serie. Infatti, ritroviamo Tilde, Alejandro, Donatello e Uzra. E anche qualcun altro torna a calcare la scena e a calamitare su di sé l’attenzione, forse anche perché alle sue spalle c’è l’ancor più misteriosa e potente presenza della “regina degli inferi”.
Mentre la situazione si fa sempre più inquietante, il lettore segue le vicende esistenziali sia di Adair sia di Lanny che percepisce il pericolo che si avvicina, ma non è pienamente consapevole di quanto potrebbe realmente accaderle. Il romanzo è un crescendo di suspense e di colpi di scena che ne rendono avvincente la trama, grazie ad un magistrale intreccio che, come in tutti i romanzi in serie, lascia sempre un qualcosa di inesplorato e da approfondire.
Quello che Alma Katsu ulteriormente ribadisce in questo secondo romanzo è che “Siamo condannati all'infelicità. Desideriamo la compagnia di qualcuno per scacciare la solitudine. Siamo imprigionati dentro questi contenitori eterni con i ricordi delle cose orribili che abbiamo fatto, gli inganni e i rimpianti...”
Questo il senso di filosofica malinconia in cui anche questo secondo romanzo ci immerge. Ci auguriamo solo che per il prossimo l’attesa sia meno lunga.