Dettagli Recensione
Immortal, il primo romanzo della serie
Perché ho letto Immortal di Alma Katsu?
Il primo motivo di attrazione verso questo libro è stata sicuramente la copertina con questo volto che ti guarda, così bello da sembrare inumano. Secondo motivo, il titolo, che anticipa di cosa parlerà il libro e conferma l’idea della copertina. Terzo motivo è l’inizio della storia. In un piccolo ospedale del paesino di St Andrew, nel Maine, Luke, un giovane medico, si trova a soccorrere una ragazza atterrita e minuta, dalla bellezza eterea, che è accusata di aver ucciso un uomo. Lei si chiama Lanny ed ha una richiesta da fare al dottore: aiutarla a scappare. Luke si rifiuta, ma Lanny prende un bisturi e si squarcia il petto nudo, che si rimargina sotto lo sguardo sconvolto di lui. Lanny gli confessa di essere un essere immortale di più di duecento anni ed ha una storia incredibile da raccontare, quella dell’amore che ha rincorso anche nell’eternità, nel disperato tentativo di essere ricambiata, e quella dell’uomo, ossessionato dalla bellezza e dal bisogno di possederla.
Motivo fondamentale alla scelta di questo libro è la scrittrice, Alma Katsu, al suo esordio con questo thriller storico. Lei è una figura molto interessante soprattutto perché il suo vero lavoro non è fare la scrittrice, ma la profiler della CIA, quindi una formazione molto diversa da quella che si richiede ad una normale scrittrice. Per lavoro, Alma Katsu è abituata, per deformazione professionale, a indagare nei meandri della mente umana, a volte anche nei lati oscuri dell’animo umano, quelli di cui forse non vorremmo saper nulla, ma che invece ci portano a voler leggere questo romanzo.
Questo romanzo non si può che adorare e leggere con travolgente interesse.
È una lettura per adulti.
VOTO 9,5
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Questo romanzo è sviluppato su due tempi: l’oggi della narrazione, quando Luke incontra Lanny, e il tempo del ricordo, quello del racconto che Lanny fa a Luke. All’interno del primo si approfondisce il carattere di Lanny e si scopre che anche Luke ha una vita da cui vorrebbe fuggire. All’interno del secondo, invece, ci sono altri personaggi e spesso il racconto include anche le vite precedenti degli altri. Tutto, comunque, è ben organizzato e scandito da capitoli che indicano sempre all’inizio il dato temporale e il luogo in cui si svolgono le vicende contenute.
Il racconto o i racconti si integrano in una narrazione in cui la suspense e l’intrigo non mancano, insieme al sottile brivido della paura e all’interesse per le vicende storiche narrate. In una nota iniziale prima del romanzo, la scrittrice puntualizza che i luoghi scelti hanno nomi di fantasia, ma sono ispirati a documenti storici reali di cui lei poi annota alla fine tutte le fonti bibliografiche.
L’atmosfera di questo romanzo intenso, oscuro, seducente e dall’ambientazione gotica, mi ha riportata ad un altro che ho letto molti anni fa e che anche mi piacque molto, Intervista col vampiro di Anne Rice e chissà che presto non lo rilegga proprio per confermare questa sensazione.
La scrittrice Alma Katsu è molto influenzata dai romanzi di Nathaniel Hawthorne ed in particolare da La lettera scarlatta. Molte sono le figure femminili dentro il romanzo che dovrebbero averne una, proprio perché l’adulterio sembra davvero essere inevitabile con creature di siffatte fattezze umane.
Molto vorrei dirvi, ma ho paura di togliere il bello della lettura a chi ancora non lo ha letto. È un libro che si ha il piacere di gustare, leggendolo, poiché le vicende non sono banali e i protagonisti le vivono, venendo perfettamente delineati dal punto di vista psicologico e caratteriale.
Lanny, prima di essere trasformata in una immortale, era una ragazza povera ed innamorata fin dall’infanzia del suo migliore amico. Il suo amore era impossibile, poiché lui era figlio dell’uomo più ricco del paese e le loro strade non si sarebbero mai potute unire. Inoltre, lui non ha mai detto di amarla e, essendo un bel ragazzo e per di più il più ricco, le donne, le avventure e le proposte indecenti non gli mancavano e lui, da uomo, sapeva non farsene scappare una. Tutti lo sapevano, Lanny compresa, che vedeva i suoi sogni d’amore sfumare una relazione dopo l’altra. Jonathan non sarebbe mai potuto essere suo, ma lei continuava a confrontarsi con le sue amanti di turno, ad analizzarne i difetti, a chiedersi cosa non andasse in lei e perché non fosse alla sua altezza, visto che lui si accompagnava anche con donne povere. Nel piccolo paese sembrava che tutte, tranne lei, fossero state sue. Lanny era ossessionata dal pensiero di Jonathan, lo avrebbe voluto a tutti i costi, avrebbe fatto qualsiasi cosa: anche ricorrendo ad un filtro d’amore; anche vendendo l'anima al Diavolo; anche ricorrendo ai segreti dell'alchimia.
Verso di lei si ha sempre una doppia sensazione: a volte sembra buona e sfortunata in amore, in altre sembra avere un lato oscuro molto spiccato. Ma come per ogni donna innamorata e non ricambiata si tende a provare per lei molta pietà ed anche una, quasi tangibile, solidarietà.
Nella storia non sono solo lei e il suo Jonathan ad agire, ma ci sono molti altri personaggi ad interagire con loro, uomini e donne, ed altri sono anche molto più crudeli di lei e di Jonathan. Sì, perché anche il suo Jonathan, in fondo, è crudele, poiché da sempre sa che lei lo ama e gioca un po’ ad illuderla ed un po’ ad allontanarla.
Gli altri personaggi più approfonditi sono il vecchio medico, Adair, Tilde, Alejandro, Donatello e Uzra. Ognuno ha aspetti negativi molto marcati, ma anche reali interessi per Lanny. Molti sono intenzionati ad aiutarla, altri ad ostacolarla, a ingannarla, facendo il doppio gioco a favore di altri. Di loro vengono narrate le storie, ma alcune sono reali solo in parte e servono a stabilire legami gerarchici di possesso e sottomissione. Alcuni punti in sospeso rimangono su alcune vicende e giunta alla fine del libro non ero davvero certa che potesse esserci un seguito, poiché molte vicende e situazioni potevano anche rimanere sospese e indeterminate. L’elemento principale sembra concludersi. Non saprei immaginare un seguito, ma ci sarà. L’amore non ha, in fondo, mai fine. Sembra un sentimento destinato a durare nell’eternità, anche al di là dei protagonisti immortali, poiché anche a loro sfugge nella loro perenne ricerca della felicità o di qualcosa di simile. L’eternità sembra portare più sofferenza e noia di quanto si possa immaginare, ma la passione e l’entusiasmo, che si provano nel leggere questo libro, restano reali.
Lanny avrà un’esistenza secolare davvero intensa, movimentata e soprattutto sempre alla ricerca del vero amore che lei, però, è convinta di aver già incontrato.
Recensione scritta il 26 febbraio 2012. Sicuramente, se non l'avevo inserita, non avevo ancora scoperto la community di Qlibri ;-)
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