Dettagli Recensione
Zero emozini
Dopo la delusione del secondo volume della saga avevo deciso di non comprare il seguito, ma mia sorella, assolutamente incantata dalla storia, lo ha preso e così l’ho letto anch’io. Dal punto di vista della scrittura ci sono stati dei miglioramenti: niente erroracci di punteggiatura né “sbalzi” nelle azioni dei personaggi e nemmeno ci sono stati cambiamenti improvvisi di nomi. Miglioramento anche delle descrizioni e un minimo di introspezione in più c’è stata. Inoltre, (con mio immenso piacere) per la prima volta non mi è sembrato di leggere scene già usate. Nei libri precedenti è stata una delle cose che mi ha urtato di più: situazioni, battute e personaggi palesemente tratte da altri film o libri. Come sempre, non sono mancati i colpi di scena: alcuni scontati, altri davvero inaspettati, come, ad esempio, il passato di Jace. Che non fosse davvero il fratello della protagonista, questo era chiaro dal primo momento, ma comunque c’erano dei punti non chiari. Nonostante questo, il libro mi ha lasciato quasi sempre indifferente e non so neanche io esattamente il motivo. Certo la storia trita e ritrita dell’amore proibito non ha aiutato, né tantomeno l’improvvisa sparizione dei sentimenti di Simon per Clary, così come il repentino interesse di Isabelle per il vampiro. Per non parlare poi, della storia di Ithuriel e della morte di Max! Jace e Clary scoprono che gli angeli esistono e che il ragazzo ha sangue di demone nelle vene e cosa fanno?Pensano di far sesso allegramente in mezzo alle macerie della casa distrutta, mi sembra giusto. E Isabelle?Cerca di tirarsi su il morale per la scomparsa del fratellino facendo lo stesso con Simon, salvo poi evitarlo in entrambe le situazioni in calcio d’angolo. Altra cosa che mi è sembrata decisamente forzata è la chiamata di Raziel ed il modo in cui Valentaine viene ucciso, assolutamente ridicolo! Per quanto riguarda i personaggi in sé, la protagonista è rimasta la solita stupida, inutile e debole ragazzina fin quasi alla fine del libro; Jace, il cui carattere tanto mi aveva colpito positivamente, è in questo volume moscio come un palloncino sgonfio: per un motivo o per l’altro è sempre tormentato. Nota positiva, Valentine e Sebastian: la loro caratterizzazione mi è piaciuta molto soprattutto nel finale: l’affetto “paterno” che l’uomo prova per i due e la gelosia che i due fratelli sentono l’uno per l’altro. Per quanto riguarda gli altri, niente da ridire anche se avrei decisamente preferito un approfondimento della storia d’amore tra Magnus (assolutamente mitico) e Alec. Altra cosa che ha suscitato il mio disappunto è che a salvare Jace ci sia andata Isabelle, avrei preferito che ci andasse Clary (almeno avrebbe fatto qualcosa!). Non sono mancati alcuni nonsense e contraddizioni, ad esempio, quasi ad inizio libro Clary pensa di essere simpatica ad Isabelle, più avanti pensa l’esatto opposto; insomma, deciditi!E quando Alec dice a Magnus di averlo chiamato tante volte… scusa non avevi detto che i telefoni non funzionavano?Passando alla scrittura, ho trovato ripetizioni della stessa parola dopo pochissimo, errore che neanche un bimbo delle elementari farebbe!La definizione dei demoni come “cose”, okay, ci sta pure, ma una volta, due, non tremila. I dialoghi, che così tanta forza avevano dato ai libri precedenti, sono qui completamente scontati o comunque, hanno perso la vitalità che li aveva caratterizzati. Infine, la figura di Maia. Nel volume precedente la Clare aveva descritto l’intera vita della ragazza senza alcun motivo, perciò avevo pensato che magari avrebbe avuto un ruolo centrale nel seguito, invece così non è stato, anzi, la ragazza fa solo un paio di brevissime comparse!Penso che la storia possa piacere a qualcuno che da poco si è avvicinato alla lettura, ma per quanto riguarda i veterani… ho qualche dubbio.
Indicazioni utili
Chi da poco si è avvicinato a questo genere