Dettagli Recensione
In fuga - Kevin Hearne
In Fuga è il primo romanzo di una serie di 6, forse 7 libri. Ma non temete, è abbastanza autoconclusivo! Infatti mi dà l’idea di essere nato come libro singolo e poi, dato il successo in America, ne hanno fatto seguito altri. Comunque, la mia opinione è positiva.
Il romanzo è scritto in prima persona, dal punto di vista del protagonista Atticus, un druido di 21 secoli di età, e lo stile è chiaro, scorrevole e ironico, soprattutto nei dialoghi mentali tra il protagonista e il suo cane Oberon.
La trama è originale: il nucleo del racconto è la diatriba tra Atticus e la sua nemesi Aenghus Og, dio celtico dell’amore a cui il druido ha rubato una spada in grado di trapassare qualunque armatura. Il dio manda scagnozzi uno dietro l’altro per sconfiggere Atticus, senza successo, ma il druido, in questo confronto, riceverà l’aiuto di vari personaggi (licantropi, streghe, vampiri, divinità, eccetera).
Ciò che ho apprezzato maggiormente è stato il classico comportamento delle altre divinità, e con classico intendo che richiamano i modi di fare degli dei greci: orgogliosi e narcisisti e che cercano di fare alleanze con colui con cui potrebbero trarre maggiore vantaggio. Così che dopo un po’ non si capisce più di chi ci si possa fidare, chi faccia il doppio gioco e chi sia un reale amico di cui fidarsi.
All’inizio il libro fa pensare che ci sia troppa carne al fuoco, troppi personaggi appartenenti a diverse mitologie che creano un’accozzaglia poco credibile. Ma l’autore si è gestito molto bene e devo dire che nessun personaggio sembra di troppo (forse solo il vampiro è il più marginale) e ogni “razza” è ben caratterizzata.