Dettagli Recensione
I lupi di Vail
Nightshade è il primo libro di una trilogia scritta da Andrea Cremer. Parlando prima dello stile: nulla da ridire. Scorrevole e chiaro, narrato in prima persona dalla protagonista Calla. Lei è una ragazza-lupo, cioè ha la capacità di trasformarsi in lupo a suo piacimento (come i licantropi di Twilight) ed è un’alfa. Il romanzo è ambientato a Vail, una cittadina popolata da umani (ignari di ciò che avviene intorno a loro), Guradiani (i branchi di lupi) e i Custodi (i maghi). Quest’ultimi in un passato lontano, prima ancora che la razza umana esistesse, crearono i Guardiani, facendoli così diventare loro servi devoti per proteggere luoghi magici e sacri dai Cercatori (maghi in combutta con i fratelli Custodi e contrari alla creazione dei Guardiani).
I branchi di lupi presenti a Vail sono due: i Bane e i Nightshade. Calla fa parte del secondo gruppo ed è destinata a diventare l’alfa di un terzo branco in formazione, il branco di Haldis, insieme col suo futuro compagno Ren (un Bane). Se già all’inizio la ragazza non era del tutto convinta dell’unione con Ren (progettata dai Custodi a cui i Guardiani devono obbedienza assoluta), con l’arrivo di Shay la situazione si complica e scatta il triangolo amoroso.
L’identità di Shay è un gran punto di domanda per Calla e per lo stesso ragazzo e il romanzo si basa sulla ricerca di risposte: chi sono veramente i Custodi? Cosa nascondono ai Guardiani? Cos’era accaduto nella recente battaglia tra Custodi e Cercatori? Calla e Shay andranno alla ricerca della verità, ma cosa comporteranno le loro azioni? La vita della protagonista, dall’essere programmata dall’inizio alla fine, comincia a prendere una piega diversa (forse quella della libertà?) e dovrà scegliere se seguire il fedele Ren e rimettere tutto a posto o l’amato Shay andando incontro all’ignoto.
I colpi di scena si susseguono (anche se a volte il lettore arriva alla verità prima della protagonista) dando un buon ritmo alla storia. Il romanzo, per quanto abbia alcuni richiami ad altri fantasy (ma dove non ce ne sono, ormai!), riesce a mantenere la sua originalità: romanticismo, mistero, magia sono amalgamati al meglio, rendendo la lettura avvincente.