Dettagli Recensione
Noia
Questo libro è troppo lungo. Ci sono pagine e pagine di descrizioni per ogni cosa succeda o luogo in cui ci si trovi. Inoltre, mi duole dirlo, ma qui lo stile di Paolini non migliora: se potevo ritenere lo stile dei primi due libri acerbo, perchè l'autore era nuovo alla scrittura di un romanzo e perchè ancora molto giovane, ora non posso più farlo. Con due libri alle spalle e una saga in via di scrittura, non posso ritenere Paolini ancora giustificabile per il fatto di non aver migliorato neanche un po' il modo in cui scrive. è ampolloso, ripetitivo, troppo descrittivo e a volte talmente pesante da risultare noioso.
Per quanto riguarda la storia, non fa altro che aggiungere questioni e problemi, che ci si chiede come potranno essere risolti in modo accettabile in un solo libro (fino all'ultimo non ho voluto credere nei deus ex machina). C'è poi un particolare della storia che mi ha ricordato Harry Potter in modo fortissimo: non dico che sia sbagliato prendere spunto, ma qui stiamo esagerando! Quello che succede qui è trasporre una magia particolare di Harry Potter in un mondo con dei draghi. Questo lo definirei quasi plagio.
Questo libro non mi è piaciuto granchè, la saga si è rovinata a mio parere. Metà del libro si poteva condensare in poche pagine: Paolini l'avrebbe reso più dinamico e avvincente, combattendo cosi la noia, che in alcuni passi diventa davvero un ostacolo. Non posso dire che sia marketing puro, perchè la trama prosegue, seppure a rilento, ma di certo ha voluto ricavare dalla vendita di un quarto libro, che poteva tranquillamente essere un terzo e ultimo.
Un consiglio: leggetelo solo se volete veramente sapere come la saga va avanti.
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