Dettagli Recensione
Epico
Premetto che ho già letto la saga per intero. Posso finalmente dire che, esattamente come mi aspettavo, questo è il meglio riuscito dei quattro. Perchè?
Innanzitutto,Eragon, da bambino cresciuto che era nel primo, ora inizia un percorso di formazione vero e proprio, non più solo finalizzato alla sua sopravvivenza. Conosciamo i personaggi di Oromis e Glaedr, detentori di conoscenze uniche e poteri altrettanto temibili e radicati in loro.
Bella l'epopea di Roran, che ha dato quell'azione che altrimenti al libro sarebbe mancata. Leggersi 500 pagine di Eragon che parla con Oromis o osserva le formiche mi sarebbe sembrato davvero eccessivo! Senza contare che quello che Roran è riuscito a fare è qualcosa di epico, che è come definirei questo libro. Il personaggio di Roran è quello di un ragazzo innamorato, senza pretese particolari, che riesce a crescere al punto di diventare un capo e un eroe impavido per la sua gente. Crescita che ho trovato molto più forte di quella del cugino, forse perchè più necessaria, o forse perchè io sono una romanticona e mi sono lasciata prendere dalla ragione e dal sentimento che guidano Roran nella sua avventura.
Parlando di crescita, mi è piaciuto anche come viene approfondito il rapporto tra i personaggi, soprattutto Eragon e Saphira ed Eragon con Arya. Per quanto nessuno dei due rapporti sia nulla di nuovo od originale, sono stati sviluppati abbastanza bene.
Inoltre, viene introdotto il mondo elfico che, seppure molto classico (leggasi: molto uguale al signore degli anelli), ha un suo fascino. é un mondo che comunica grazia, sensualità, forza, unione con la natura. Viene descritto in maniera estremamente minuziosa, a tratti eccessivo, ma sono riuscita ad immaginare la foresta piuttosto bene.
Infine, stupenda la battaglia finale, con il colpo di scena che introdurrà i capitoli successivi della saga. Si nota facilmente che tutto il libro è stato costruito per arrivare a quest'ultima battaglia, che diventa il punto focale del libro, con mille ricongiungimenti e chiarimenti di alcune questioni in sospeso.
Quello che purtroppo non ho visto è stato un miglioramento nello stile di Paolini. Mi è sembrato troppo simile al capitolo precedente: non ha sfrondato le descrizioni, nè migliorato i dialoghi. Questa, a mio avviso, è la maggiore pecca del libro
Consiglio comunque la lettura, vale la pena leggerlo se si è provata curiosità per il finale di Eragon.