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A cena col vampiro
 
A cena col vampiro 2013-07-22 13:18:59 Amarilli73
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Amarilli73 Opinione inserita da Amarilli73    22 Luglio, 2013
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Tante idee molto confuse

Questa serie viene ampiamente pubblicizzata come una storia nata a puntate su un sito di auto-pubblicazione come Wattpad, pubblicata poi "sul serio" sull'onda di milioni di visualizzazioni in rete. Non credo che questo sia un demerito, anzi, è la prova di come in spazi liberi di scrittura e condivisione transiti spesso materiale molto valido. Solo che il passaggio all'edizione finale meritava un ulteriore salto di qualità del materiale.

La serie è stata iniziata da una 17enne post Twilight (cioè dopo quello che è stato, nel bene e nel male, uno spartiacque nei romanzi vampirico-amorosi) e mi piace pensare che sia quasi una vendetta dopo tanti vampiri alla camomilla e con gli occhi a cuoricino.
Se Edward di Twilight era il sanguisuga del "vorrei ma non posso" (il tuo sangue è dolce dolce, ma l'amore è più forte), qui siamo di fronte a vampiri "voglio e posso": così la protagonista è frequentemente malmenata e morsa e succhiata, nonché costantemente a rischio stupro, persino da parte del principe Kaspar (che dovrebbe essere il bello e tormentato della situazione).
Qui, nella Londra di oggi, si sta già combattendo in sordina una guerra tra umani, vampiri (con tanto di re e famiglia reale, ammazza vampiri e cacciatori (in realtà le differenze e i diversi scopi delle varie fazioni non sono per nulla spiegati, ma persino il governo inglese è coinvolto). E persino l'amicizia con i membri femminili dei vampiri è bandito (e questo aspetto mi è piaciuto: Layla che dovrebbe essere l'amica immortale del cuore, non esita a tirar fuori i canini appena capisce che l'umana debole e belloccia sta invadendo il suo terreno di "caccia", e la stessa bambina baby-vampira non si esime dal banchettare allegramente con sangue e cadaveri).

Tante idee, dunque, alcune accattivanti, che sostengono la lettura.
Il problema è che la storia è stata lasciata (non so se volutamente) a uno stato embrionale, con tante sequenze confuse ad andamento altalenante. Accanto a scene ben descritte e molto intense, vi sono passaggi inutili e molto superficiali. Si continua ad avere la sensazione di leggere una prima stesura,senza nessun intervento che abbia reso "maturo" il libro e gli abbia dato armonia, per arrivare a poi a un finale troncato.

D’accordo, è il primo libro di una serie e quindi è accettabile la presenza di parti non approfondite, ma la narrazione si tronca semplicemente a metà di un dialogo, lasciando molta confusione. Sebbene io rimanga curiosa di leggere il seguito (lo ripeto, ci sono parecchi spunti), di fronte ad un’operazione editoriale come questa mi chiedo: cosa ha in più il libro vero da quello che già si poteva leggere in rete?

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