Dettagli Recensione
Il giudice in cappotto bianco
E siamo arrivati al numero 8. Dopo il giro di vite impresso alla saga dal precedente episodio, si sentiva proprio la necessità di un’infornata di nuovi personaggi per ripartire quasi con un secondo ciclo della lotta Dark Hunters/Spathi.
In effetti, potremmo definirla la fase della ribellione e dell’ammutinamento, perché anche i Cacciatori Oscuri, dopo secoli di fedeltà incondizionata al grande Ash, cominciano a dubitare della sua reale natura e dei veri scopi della loro lotta sanguinaria. Ma siccome Acheron crede ancora fermamente al principio del libero arbitrio, decide di non intervenire personalmente e di mandare in sua vece Alexion, l’implacabile (e bellissimo) giudice in cappotto bianco di cachemire.
Alexion non è un cacciatore oscuro né un demone: piuttosto, come lui stesso si definisce, è “altro” (e vi lascio alla lettura, per scoprire cos’è veramente…). Inutile dire che si prova simpatia immediata per questo tipo, che passa l’eternità in un mondo ovattato, a spiare da lontano le vite degli altri, e ha a disposizione ogni volta pochissimi giorni di “vita umana” per fare il pieno di emozioni e di ricordi da portare con sé (anche se nessuno è destinato a ricordarsi del suo breve passaggio).
Di solito, il giudice biondo arriva, salva o condanna. Ma stavolta l’emissione di una rapida sentenza è particolarmente ardua, perché il destino di Alexion s’incrocia con quello di Danger, una cacciatrice oscura molto single e molto tosta, già nobildonna uccisa durante la rivoluzione francese. Stavolta persino il giudice è posto di fronte ad un’amara scelta: salvare la “sua” cacciatrice, e portare via con sé solo il ricordo del loro incontro, oppure accettare l’amore di Danger, e rischiare di renderla irrimediabilmente vulnerabile?
Ulteriore episodio da non perdere, forse meno avventuroso ma particolarmente romantico. E poi conosciamo sempre maggiori dettagli su Acheron, su Simi e sul mondo ultraterreno in cui continuano a vivere indisturbate le antiche divinità di Atlantide e dell’antica Grecia.
Indicazioni utili
"Niente è deciso veramente dal destino. In un batter d’occhio tutto cambia. Anche in un giorno chiaro e soleggiato, il vento più lieve può diventare un uragano che distrugge qualunque cosa incontri."