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Lo Hobbit
Una fiaba per bambini, dolce e tenera come solo un padre potrebbe ideare ed è proprio Tolkien che utilizza il meraviglioso mondo che ha in mente per addormentare i propri bimbi e popolare i loro sogni con nani, elfi, hobbit e draghi. Lo stile utilizzato è molto semplice e diretto, Tolkien spesso si rivolge al lettore anticipando vicende che avverranno nel futuro e nei momenti più difficili rassicurandolo sulle sorti di Bilbo, il protagonista; è proprio questo fluire di parole che accarezzano e coccolano, che accompagnano e rassicurano in tutte le vicende che il piccolo hobbit in compagnia di alcuni nani affronta, a rendere delizioso il cammino. Si entra in punta di piedi in un mondo fantastico e pieno di esseri fantasiosi, ma non per questo incomprensibili; ci sono momenti in cui tale è l'empatia con Bilbo che i morsi della fame sembra di sentirli e i piedi inziano a far male, così si spera che tutto vada bene, che la dea bendata passi da quelle parti e che con la sua cornucopia sparga un po' di fortuna intorno alla piccola compagnia e spesso questo desiderio si avvera.
Pur essendo scritto con uno stile così semplice racchiude in sé una potenza che a una lettura superficiale non si coglie, il bene e il male non sono rappresentati in maniera manichea, ma vengono raffigurate molte sfumature, che sono umane e che meritano una più approfondita riflessione. Le due anime, quella coraggiosa e quella più paurosa di Bilbo ne sono un esempio, il prevalere dell'una e dell'altra è calibrato in modo perfetto, oscillando da una parte e dall'altra senza che nessuna delle sue sia soffocata, quasi a rappresentare il passaggio da un' infanzia protetta tra le mura domestiche e l'età adulta in cui malgrado tutto prima o poi si dovrà accedere, portandosi dietro tutte le paure di un salto nel buio, ma che alla fine ci renderà diversi e orgogliosi di aver affrontato questa inevitabile prova. Il male è rappresentato da Gollum e da Smog, un essere triste e malinconico il primo, un drago cattivo il secondo, se senza dubbio entrambi sono esseri malvagi, le loro vicende sono narrate in modo così dolce, così soffuso che si prova pena quando la giusta punizione li colpisce; è questo l'aspetto più particolare di tutto il romanzo, la capacità di far emergere il buono che c'è in ogni persona, è impossibile essere felici per la sconfitta di Smog, perché anche nella sua perfidia e avidità quello che traspare è un'infinita solitudine e tutte le sue ricchezze sono l'unica consolazione che ha, gli unici amici di cui godere la compagnia, così come la disperazione di Gollum nell'aver perso il suo anello diviene quasi insopportabile, il suo urlo di dolore lacera il cuore e ci fa empatizzare con quell'essere malvagio che si sente perso senza il suo tesoro e allora quasi speriamo che in qualche modo Bilbo possa restituirglielo. La rappresentazione dicotomica del bene e del male è un elemento tipico delle fiabe, ma qui non è netta, ma sfumata come è davvero nella vita reale, ciò che ad una visione superficiale appare in un modo se posto sotto una luce diversa appare in altro per poi, come in un caleidoscopio, mutare la propria forma in qualcos'altro in un eterno gioco di sfumature. Il lieto fine è obbligatorio, ma una nota di tristezza accompagna il viaggio di ritorno di Bilbo con lo stregone saggio, ma lo hobbit non sarà mai più lo stesso, è diventato adulto e la vita non apparirà più ai suoi occhi come prima ed egli sarà più orgoglioso di se stesso di come non avrebbe mai potuto sognare di essere.
Una favola da leggere a tutti i bambini, perché possano internalizzare dei concetti che poi da grandi ad una seconda lettura potranno comprendere fino in fondo cogliendo sfumature che avevano solo intuito.
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Commenti
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Non condivido però i destinatari a cui attribuisci essere indirizzato questo libro. Alcuni brani vengono utilizzati nelle antologie d'italiano a partire dalla scuola media; inoltre sarebbe preferibile non destinarlo ai bambini : orchi, lupi mannari cattivi e lo stesso Gollum, rappresentano motivo di paura per i bambini e ne acuiscono l'effetto in particolare coi bambini dotati di una certa sensibilità...
Ciao, Pia.
Un Hobbit disperato, orchi pasticcioni, un drago incazzoso e lupi mannari affamati fanno loro un baffo.
Concordo sul fatto della favola della buonanotte. Un bambino (e non solo) seguirà ad occhi sognanti fino allo stremo delle forze.
:))
Non entro nel merito delle immagini violente: qualsiasi canale, A QUALSIASI ORA manda in onda immagini di dubbio gusto, tramite la pubblicità. Questo però è un argomento che esula dal commento del libro.
p.s. Belle le antologie, Pia. Da grande ho cercato i libri da cui erano estratti dei brani, nelle antologie di scuola, e ben poche volte mi hanno deluso.
Buona lettura
Pinco
Io l'ho letto con attenzione e posso confermare che ci sono personaggi che possono incutere paura...ma se non condividete, vi invito a fare una cosa: provate a leggerlo a dei bambini piccoli(figli, nipotini...) e poi magari ne riparliamo...io l'ho già fatto a mò di confronto( perchè non leggerei mai un libro simile a dei bambini)...aspetto di confrontarmi con la vostra esperienza...ci tengo eh?
Io intervengo per offrire ciò che il mio lavoro mi ha insegnato, perchè amo i bambini e ci tengo al loro benessere psicofisico...ma come ho detto, ognuno è libero di cogliere o meno...del tutto in serenità...e non mi permetto di inetrferire colo tuo credere...Pia
Scusate l'enfasi, ma sto parlando di una cosa in cui credo...che respiro pienamente...che mi piace...grazie a tutti per la discussione...una vera gioia per me...
Pia :))
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