Dettagli Recensione
Anita, ti prego, ritorna davvero
E siamo al volume numero 16! Come al solito, Anitozza, serva umana di uno dei master-vampiri più sexy mai creati da penna di scrittrice (ormai, negli ultimi libri Jean-Claude si limita a qualche telefonata, ma solo sentire quel suo “Ma petite” ti fa scendere un brivido lungo la schiena….), continua a far le capriole nel lettone con plurimi amanti vampiri e mannari (i suoi nemici dicono undici, ma solo se si contano anche quelli saltuari), pur di soddisfare l’hardeure.
E tutti sono felici e contenti. Tranne il solito Richard (uffa, l’Ulfric continua a fare il bacchettone e sbuffa per le ammucchiate di gruppo. Purtroppo, lui è ancora convinto che, prima o poi, Anita dovrà decidersi a diventare monogama. Come no? Richard, ma vuoi aprire gli occhi?! Guarda che tra un po’ persino la Madre di tutti i vampiri si sveglierà dal suo sonno secolare per farsi la nostra cacciatrice-negromante…).
In ogni caso, mi piange il cuore dirlo, ma questa puntata non è proprio stata all’altezza. Anzi.
La trama è quasi inconsistente: Jason, uno degli amanti di Anita, ha rotto con la sua sirena (che era gelosa di Anita, può essere?) e adesso deve convincere il padre di non essere gay (il fatto che sia un lupo mannaro e uno spogliarellista può andare bene, ma gay proprio no! Giammai!).
Però non accade niente di particolare, non ci sono indagini, non ci sono grandi nemici da combattere.
Semplicemente, come al solito, Anita complica tutto, rischiando di innamorarsi (!), e poi si perde in pagine e pagine di dialoghi estenuanti e insignificanti.
Non avrei mai voluto arrivare a tanto, ma in certi momenti la mia adorata cacciatrice-ninfomane ha rischiato di trasformarsi davvero in una ragazza logorroica e quasi isterica. Ti prego, Anita, ritorna tra noi e batti un colpo!!!!
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |