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"Eravamo nate con le dita delle nostre anime intre
Definirei Hybrid in questa maniera: una storia che non ti permette di chiudere il libro finché non hai terminato l’ultima pagina.
Ma partiamo dall'inizio.
Sono venuta a conoscenza di questo tomo (il primo di una trilogia) grazie alla campagna pubblicitaria fatta dalla Giunti Y ed inizialmente ero un po’ dubbiosa - perché io lo sono sempre sugli scrittori emergenti - però devo ammettere (con grande piacere) che il mio scetticismo è stato piacevolmente ripagato, tanto da farmi iniziare a leggere in libro in serata e terminarlo alle quattro e mezza di mattina.
Nella storia incontriamo i vari personaggi che sono per lo più ibridi, ma sono la parte “debole” della società che il governo vuole debellare. Cosa intende però l’autrice con ibrido? Non immaginate creature dalla testa di leone e il corpo di serpente, qui si parla di “persone con le dita delle proprie anime intrecciate”, che dividono la stessa mente, lo stesso corpo, ma solo una di queste anime può vivere e quando ciò non accade, quando l’altra parte seppur debole è così forte da non voler lasciare il mondo per recarsi nell'ignoto, entrano in gioco una serie di complicanze che le autorità pretendono di debellare.
A ben pensarci, anche se non nella maniera descritta nel libro, penso che alla fine siamo tutti un po’ ibridi. Quante volte ci troviamo a parlare con noi stessi per prendere una decisione? E quante volte ripieghiamo su una cosa invece che su un’altra? Oppure, quando ci capita di arrabbiarci, quante volte abbiamo ferito qualcuno con parole che non avremmo voluto dire, pentendocene subito dopo? Leggendo questo libro viene da pensare che non siamo soli, che non siamo una unica entità con noi stessi. Certo, queste sono solo fantasie però è una riflessione che con lo scorrere delle pagine, probabilmente ogni lettore farà.
Mi sono appassionata ai personaggi, ognuno così uguale ed ognuno così diverso, a tratti li ho adorati e ad istanti li ho sopportati di meno, e credo che la bravura della giovane scrittrice sia proprio in questo, ossia far appassionare il lettore ai protagonisti tramite una serie di alti e bassi che spinge a continuare a leggere riga dopo riga, pagina dopo pagina finché non si è risolto l’enigma.
C’è anche da dire , però, che a tratti l’ho trovato anche “forzato”, che certe vicende dovessero per forza accadere ed era prevedibile che avvenissero, ma a parte questo piccolo neo il resto è veramente piacevole.
Le domande che ora mi pongo però son due: a quando il seguito? E soprattutto: a quando il film?
Penso che si evince benissimo che consiglio la lettura di questo libro, fatemi sapere poi cosa ne pensate.
Alla prossima.
Q.