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…non credevo ma...
Bè, che dire…Alice in Zombieland è stato una rivelazione. Non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto.
Sebbene, come ben sappiamo, Gena Showalter sia ormai specializzata in urban fantasy per adulti dal deciso sfondo erotico (vedi serie dei I Signori degli Inferi/Lord of the Underwolrd e la sua ultima nuova creatura, Sedotta da un angelo, della serie Angels of the Dark -che comunque fa sempre parte della precedente serie), questo suo primo approccio al mondo dello young adult (ragazzi) è veramente ben riuscito. Indubbie le sue capacità e inventiva, ci apre un nuovo mondo che, seppur ricalchi in maniera forse non troppo originale alcuni canoni del genere (=la scuola, l’elite di ragazzi, ecc..)… parlando di ragazzi di 16/17 anni non è che ci si possa poi fare molto, no? … è riuscita comunque a creare un prodotto fresco ed originale, con quegli elementi fantastici ripresi da Alice nel Paese delle Meraviglie che sono un vero tocco da maestro (maestra in questo caso).
La vita di Alice Bell non è mai stata normale e si avvia ad esserlo sempre meno.
Fin da piccola il padre, che lei ormai vede come paranoico/pazzo/ubriacone, le ha inculcato il terrore del buio… perché nel buio ci sono mostri che vogliono mangiarti.
Buffo no? Quello che solitamente è un espediente per tenere a bada ogni bambino dall’alba dei tempi, per Alice è la quotidianità…una realtà che non comprende ma a cui è costretta ad ubbidire. Proibite tutte le attività che la possono tenere fuori casa oltre il tramonto: campeggi, feste, pigiama party, spettacoli scolastici. Qualsiasi cosa.
La sua vita è la più triste, noiosa e solitaria a memoria di adolescente.
L’unico spiraglio di luce: l’adorata sorellina Emma. Vivace, intelligente…l’unica che le avrebbe potuto far commettere l’errore più grosso della sua vita: spingere la famiglia ad uscire di casa dopo il tramonto.
Da quel momento la vita di Alice prende una piega dolorosa e definitiva. Tutto ciò che aveva sempre creduto fosse una completa pazzia ora le stà di fronte, più reale che mai. Ma Alice è sola, l’unica rimasta a combattere ciò che ancora non capisce completamente, in cerca di vendetta per i suoi cari. Piena di dolore e senso di colpa per non aver creduto.
O forse non è poi così sola.
Il trasferimento a casa dei nonni materni le apre nuove prospettive: la nuova scuola, i nuovi compagni, nuove informazioni le sveleranno una dopo l’altra un mondo nuovo e sconosciuto.
E forse troverà qualcuno disposto a combattere con lei.
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