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Ex scrittore a chi?!
Parliamoci chiaro: sembra essere diventata una moda quella di dire che Chuck Palahniuk è un ex scrittore. C'è chi ha il coraggio di sostenere che dopo "Soffocare" questo grande scrittore ha scritto solo porcherie. Addirittura alcuni critici sostengono che "Rabbia" e "Ninna nanna" siano dei mediocri romanzi. Sì, certo, e magari "Harry Potter" è ai livelli della "Divina commedia".
Quelli che sostengono questo sono degli ignoranti che non sarebbero in grado di scrivere un bel niente e gettano fango su chi ha abilità narrative che loro si possono solo sognare.
Questo "Dannazione" è certamente inferiore a "Survivor" o "Soffocare", ovviamente, ma non è affatto un'opera disprezzabile. Certamente è molto superiore a "Invisible monsters" (che è senza dubbio il peggior romanzo di Palahniuk).
Tutto ruota attorno al decesso di una ragazzina ricca e alla sua visione del Mondo. Come sempre Plahniuk offre argute riflessioni e strappa le maschere dell'ipocrisia a ogni personaggio che rappresenta un aspetto disprezzabile della società in cui viviamo.
Una lettura piacevole, mai noiosa in cui l'autore amalgama citazioni colte a spassose visioni sovversive. Il tutto con quella classica ironia che abbiamo imparato ad apprezzare fin dai suoi primi lavori.
Certamente non un capolavoro, ma anche il romanzo meno ispirato di Chuck vale infinitamente di più di qualsiasi schifezza immonda di moda. Non perdetevelo, per il vostro bene. Differenziatevi dalle patetiche masse.