Dettagli Recensione
Un mondo da (ri)scoprire
L'ospite è il primo libro della Meyer all'infuori di Twilight, e supera tutte le mie aspettative più rosee.
Lo iniziai la prima volta, ma non riuscii a superare le quaranta pagine, visto che la storia non mi prendeva.
Ma un anno dopo mi lasciai convincere da quel libro che mi osservava dallo scaffale e lo ricominciai.
E' stato fin da subito accattivante, ipnotico. Fu una sorpresa, visto che l'anno prima lo avevo trovato ben diverso. MA ogni libro al suo tempo, dico sempre io.
Non ho staccato gli occhi dalle pagine per una settimana.
Ci ho impiegato più del solito a leggerlo, perché spesso è impegnativo con tutte le storie da memorizzare e la claustrofobica descrizione delle caverne (questo, però, è un problema mio).
L'ospite è una storia basata su un idea che mi ha affascinato. La società delle Anime è semplice e "pacifica" nel loro modo di vedere i mondi che popolano. Imprigionano gli abitanti di quei pianeti, e li migliorano, li usano per vivere da esseri parassiti quali sono.
La Meyer ci offre una fantasiosa descrizione di ogni mondo in cui Viandante ha vissuto le sue otto vite. Non ha mai trovato la sua casa, o forse non si è mai accorta di esserne alla ricerca.
Ma sulla Terra trova tutto ciò che non aveva trovato in giro per l'Universo: amore, amicizia, solidarietà, dolore, panorami splendidi e una vita ricca di emozioni.
Trova Melanie, la proprietaria del corpo che non rinuncia a sparire per sempre tra i filamenti dell'anima parassita di Viandante, che inevitabilmente attraverso i ricordi dell'umana capisce cosa significa provare amore, disperazione. E si imbatte nella ricerca di Jamie e Jared.
Adoro la parte in cui Mel e Wanda cominciano a legare, comunicare e fidarsi l'una dell'altra.
Adoro zio Jeb, personaggio che mi fa sempre sorridere con il suo comportamento da rude gentiluomo.
Adoro leggere le descrizioni del loro mondo di profughi che si sono organizzati per resistere in un mondo dove ormai guerre, soldi, violenza, perversione e tutto il male è stato estirpato dalle Anime, che invece collaborano e sono incapaci di dire bugie o di essere scortesi. Con un'eccezione, la fastidiosa Cercatrice, che ha capito che Viandante ha qualcosa che non va.
Mi affascina la nuova Terra, le nuove tecnologie e le metodologie mediche. E anche la confusione quasi infantile di Wanda, che si ritrova sballottata tra due ragazzi, tra i sensi di colpa per quello che è, cercando di fare sempre la cosa giusta per gli umani e non per sé, sacrificandosi anche, perché è nella sua natura.
Amo la fine, che potrebbe anche rimanere così, senza seguito. Ma se usciranno, li leggerò.
Amo il libro, e vedrò sicuramente il film.
Mettete da parte i pregiudizi anti-Twilight. Lo consiglio vivamente a tutti.