Dettagli Recensione
...e tutti vissero felici e contenti
La terra di mezzo è popolata da gente strana, Nani, Elfi, Stregoni e soprattutto lo Hobbit.
Ad esser sinceri di Hobbit ce ne sono parecchi ma qui, in questo libro, si parla di uno solo di loro: Bilbo Baggins.
Lo stregone è il buon vecchio Gandalf, presenza fissa sulle pagine di Tolkien, e i nani sono piuttosto numerosi e rumorosi.
Sono tutti figli di..., nipoti di..., fratelli di... e, spesso e volentieri, si mettono a cantare le loro canzoni (noiosette direi!).
Questa "Compagnia senza anello" parte alla ricerca del tesoro dei nani ora custodito dal vecchio drago Smog (o Smaug).
Sul loro cammino trovano un po' di tutto, orchi, troll, mannari e quant'altro.
Ovviamente il finale è lieto, come è giusto che sia in una favola.
Ovviamente i cattivi perdono sempre, come è giusto che sia in una favola.
Ovviamente lo stile è fiabesco, come è giusto....etc etc
Devo dire che, avendo letto la trilogia del Signore degli anelli, pensavo di trovare la stessa ambientazione cupa e misteriosa...e invece no, questa è una favola per bambini!
L'intenzione di Tolkien era quella e così è stato, quello che è venuto dopo, la famosa trilogia, è un racconto più adulto.
Qualcuno potrebbe obiettare che nelle fiabe non ci sono tutti quei personaggi brutti, sporchi e cattivi.
Non ci sono nelle versioni edulcorate, andate a leggervi qualche libro di vecchie fiabe Irlandesi e scoprirete quanto son malvagi i simpatici folletti dei boschi.
P.S. dimenticavo che anche qui c'è quel simpaticone di Gollum!