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Primo volume
Il romanzo parte bene come una ventata d'ilarità e innovazione che merita una lode. Purtroppo però si perde un po' soprattutto negli ultimi capitoli.
Jane True è senza dubbio il personaggio carismatico che domina la storia. Dotata di un'ironia aggressiva e divertente, è facile apprezzarla. Ben tratteggiata, è schietta, dura nei suoi commenti pungenti e sarcastici. Ma la sua è un'asocialità forzata, dovuta al rifiuto della sua comunità devota all'apparenza, che non le concede perdono né requie da un passato che è di per sé un tremendo castigo. Dietro alle irresistibili battute di spirito, la sofferenza e l'amarezza, mascherate da una corazza d'indifferenza, traspaiono chiaramente e contribuiscono a renderla una figura femminile credibile, vera, che si discosta dalle classiche eroine dai contorni femminili fragili, almeno in apparenza, che incontriamo in molti romanzi contemporanei dello stesso genere.
Anche i personaggi delle due colleghe-amiche hanno lo stesso spessore e uguali pregi: una simpatia irresistibile che coinvolge il lettore nell'immediato.
Il mondo magico, descritto anch'esso con la vena ironica della protagonista, presenta novità interessanti: miti rivisti con buona dose fantasia che si discosta dall'interpretazione classica. Alcuni a cui mai nessuno aveva ancora pensato.
Stessa sorte per la trama, che inizia con un mistero da risolvere poi mischiato alla scoperta di Jane del suo passato e di se stessa. Interessante essere partecipi dell'evoluzione del suo personaggio, il suo aspetto di creatura magica e la sua riacquistata fiducia in sé come donna e persona.
All'evolversi della narrazione, però, manca lo sviluppo di parte delle buone premesse ventilate nei primi capitoli. Il protagonista maschile risulta piuttosto banale, a volte quasi irritante, soprattutto nei dialoghi e nelle reazioni. Anche se questo non fa che risaltare il valore della figura femminile di Jane, che in fin dei conti è l'unica a contare davvero nella storia. Purtroppo anche lei nell'evoluzione narrativa subisce qualche contraccolpo, a iniziare dalla sua ironia, che diventa quasi monotematica e rischia di farle perdere un po' di spessore.
La trama stessa subisce dei contraccolpi verso la conclusione, così come le stesse creature mitologiche appaiono forse un po' troppe e alcune potevano essere tratteggiate meglio. Ma essendo il primo volume di una saga, ci si può aspettare ulteriori sviluppi in seguito.
Lo stile è scorrevole, veloce e immediato, in grado di catturare l'attenzione del lettore risaltando il punto di vista ironico, vero punto forte del libro, che in generale è godibile e di facile lettura per chi ama il genere: urban fantasy per adulti (compresa una buona fetta YA, ma non adatto ai più giovani per il linguaggio usato e le scene di sesso descritte).