Dettagli Recensione
Il cuore salvato
Quinto romanzo della mia superamatissima saga della Confraternita del Pugnale Nero e, a mio parere, uno dei più belli.
Il protagonista questa volta è il vampiro Vishous, sicuramente il membro della Confraternita più particolare, misterioso e pieno di segreti nonchè possessore di poteri speciali: la capacità di leggere nella mente, di prevedere il futuro, e, dulcis in fundo, una mano "maledetta" capace di uccidere o distruggere qualunque cosa o persona tocchi.
I primi quattro volumi della serie non svelano praticamente nulla di lui e del suo passato colmo di violenze d'ogni genere e questo qui devo dire che ha soddisfatto pienamente le mie aspettative.
All'inizio della storia troviamo questo duro dal cuore d'oro in piena depressione mista a rabbia: infatti Butch, il suo migliore amico, si è felicemente sposato da poco e questa unione mette a dura prova i forti sentimenti di Vishous nei confronti dell'amico.
Dopo essere rimasto ferito in un combattimento mortale contro un lesser, Vishous viene portato per sbaglio in un ospedale umano e salvato dalla dottoressa Jane Whitcomb.
Profondamente turbato da questo gesto, il vampiro s'innamora perdutamente della sua salvatrice e facendola rapire (quanto li trovo romantici i rapimenti d'amore!) la porta nella base segreta della Confraternita.
Jane (che ho amato fin dalla prime pagine) è una donna tosta, forte, determinata e dall'animo ribelle e non certo propensa a vivere una storia d'amore ma, dopo un lento e lungo travaglio interiore, cade inevitabilmente tra le braccia di Vishous, che qui si rivela in tutta la sua dolcezza e il romanticismo che ha sempre tenuto nascosti, e tra i due sboccia un amore intenso e passionale, oscurato però dalle ombre del destino: infatti il vampiro sarà costretto assai a malincuore a cancellare la memoria alla sua amata, poichè essendo un'umana non deve sapere nulla del mondo dei vampiri, e inoltre Vishous dovrà assolvere a un compito predestinatogli fin dalla nascita che comporterebbe l'inevitabile perdita del suo grande amore....
Bello, bello, bellissimo! E il finale poi....mi è piaciuto talmente tanto che mi ha commossa!
In questo libro oltre alla dolcissima storia di Vishous e Jane, ho amato moltissimo i capitoli dedicati a Phury, un altro vampiro membro della Confraternita, che ossessionato da un amore impossibile, un passato tormentato e un futuro incerto, e bisognoso di pace e tranquillità, cade in un baratro di profonda depressione e autodistruzione.
Siccome Phury sarà il protagonista del prossimo libro della serie, credo che queste parti siano uno splendido preludio per il capitolo successivo, nonchè un incentivo per proseguire la lettura il più rapidamente possibile.
Una cosa che mi è dispiaciuta: in questo volume non c'è la minima traccia di parti riguardanti il punto di vista dei lesser (cosa che non mancava mai nelle storie precedenti) e in questo modo non si capisce nulla dei loro piani o intenzioni. Però non è una cosa del tutto negativa: per quanto essi siano carismatici, astuti, spietati e calcolatori, restano sempre e comunque dei grandissimi antipatici!
Da parte mia faccio il tifo per i vampiri e le forze del bene, eheh.
A questo punto non posso fare altro che inchinarmi di nuovo di fronte alla bravura della mitica Ward che mi ha condannata a restare prigioniera di quel mondo di passione e guerra, di realtà e fantasia, di vampiri e lesser. E ne sono più che entusiasta!
Oltretutto ho notato notevoli miglioramenti stilistici in "Possesso": le scene erotiche, che soffocano la narrazione e rallentano un po' la trama, sono state diminuite per far spazio a un maggior approfondimento interiore dei personaggi, con sentimenti ed emozioni descritte egregiamente.
Inoltre i protagonisti sono i più soltanto i due amanti del volume di turno, ma tutti quanti i personaggi presenti in questo mondo e tutto questo crea un intreccio perfetto, che non fa perdere il filo della narrazione, anzi, l'arricchisce e la rende più verosimile rendendo tangibile un vero e proprio universo reale e fantastico al tempo stesso.
"Possesso" è un libro molto grosso e la cosa per me è sia bella che brutta: più un libro che piace è lungo, più lo si legge volentieri avendo l'impressione che sia infinito, l'unica pecca sono le pause forzate che obbligano a interromperne la lettura... Nonostante facessi altre attività, la mia testa era sempre dentro quel libro e bruciavo dalla voglia di continuarlo e di sapere la fine... Non m'importava niente del resto, continuavo a pensarci e non riuscivo a fare altro, nemmeno a dormire...
Chi può biasimarmi? Sono forse l'unica a provare tutto ciò?
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Commenti
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Ma quanto è figo Vishous??????....quantoooooooooooooooo???!!!...
La fine ti è piaciuta, eh... Mah... punti di vista. Forse avrei preferito qualcosa di mene etereo (ci siamo intese ;)))...
E non potevo che iniziare a recuperare dalla tua rece !! :****
Saremo unite per la vita dalla Confraternita!! =DD
Io personalmente le cose eteree le adoro! Sarà che mi piace sognare e credere nell'impossibile XDD
Ecco perchè i miei romanzi preferiti della saga sono "Quasi tenebra" e "Possesso" =)))
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