Dettagli Recensione
La rivincita della padella
Il fantasy ha nuove armi.
Dimenticate amuleti magici, spade di fuoco, frecce incandescenti.
Finalmente è la volta delle padelle!
E delle bimbe coraggiose!
L'ingenuo e rompiscatole fratellino di Tiffany scompare. Tutti lo cercano disperati, ma Tiffany che ha sensi da strega capisce subito che l'hanno rapito. E dato che nessuno può prendersi ciò che le appartiene, lei vuole ritrovarlo, e nella sua ardua missione viene aiutata da una rana con crisi d'identità, una massa di piccoli omini blu stile scozzese e da ricordi della vecchia Nonnina pastora del Gesso.
Molto simpatica questa storia. Un sorriso continuo, condito da massime davvero filosofiche in stile giovane donzella-io-sì-che-so-tutto e da avventure al limite della realtà... o meglio, dei sogni.
Personaggi interessanti, originali, fuori dagli schemi, improbabili, perfettamente inerenti al contesto di un mondo ai limiti dell'onirico. Descrizioni brevi, esaurienti, dicono solo il necessario, ben dosate.
Pratchett sa creare mondi alternativi con leggerezza, pieni di vivacità e colori. Situazioni tra realtà e irrealtà senza un limite ben definito, un vagare sempre sulla soglia di vari eventi. Si entra da una parte per finire in un'altra, e quando pensi di aver trovato l'uscita... ti rendi conto che ti sei sbagliato, perché la fine non è vicina.
In conclusione un fantasy interessante, particolare, frizzante, scritto con uno stile scorrevole e chiaro, i dialoghi e le riflessioni dei personaggi si incastrano alla perfezione l'uno all'altro. Bellissimo secondo me il modo in cui la traduzione italiana ha reso il linguaggio dei Piccoli uomini liberi, con uno stile un po' retrò, una parlata un po' antica, molto gradevole.
E allora vi domanderete: perché un voto così basso?
Ebbene, vi dirò: per essere bello è bello, per essere divertente è divertente. Ma non sono riuscita a trovarlo nulla più che una storia per bambini e/o ragazzi. I personaggi sono sì peculiari, ma mancano di approfondimento psicologico. In fondo cosa si può pretendere da una bimba, riflessioni da dotti?
E inoltre le avventure sono fin troppo surreali. Di quel genere che ti fanno volare pian piano e ti fanno poggiare i piedi a terra all'improvviso, con un finale non detto in stile 'The End'.
Comunque consigliato agli amanti del genere.
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