Dettagli Recensione
Il vero uomo odora...di uomo vero
Sull’onda di commenti appassionati e attratta dalla copertina in cui troneggiava una possente schiena tatuata, ho provato anch’io questa nuova serie paranormal made in Spain. Ahimè, pur avendo profuso grande impegno nella lettura, confesso che son rimasta a bocca asciutta.
- Attenzione! Contenuto Hot: astenersi minorenni ed anime pie
– Inoltre, attenzione: seguono pericolosi SPOILER che potrebbero minare il vostro libero arbitrio di lettura –
La vicenda è incentrata sulla lotta tra Vanir (esseri mitologici che bevono il sangue e temono la luce, ma che non sono vampiri), Berkser (ulteriori esseri mitologici umanoidi e mezzi lupo, ma che non sono lupoidi!) nonché umani buoni, contrapposti a umani cattivi, vampiri e lupoidi (veri).
Caleb, il protagonista maschile (e che si tratti di un MASCHIO, la Valenti ce lo ribadisce in continuazione, come se fosse un rivoluzionario concetto filosofico di ardua comprensione. Caleb odora di bosco e di Allure di Chanel, ma, soprattutto, di uomo.. E non il solito uomo! Di uomo vero...(ah, beh); parla con voce profonda e…virile; si muove come l’essenza stessa della…virilità; tutte le donne indugiano sui suoi perfetti muscoli…come dire?.. virili) è deciso a vendicarsi di due efferati assassini, lo scienziato Mikhail e la figlia Eileen, che hanno torturato e ucciso i suoi simili.
Il commando agli ordini di Caleb, dunque, rapisce la giovane Eileen (non senza immani sforzi, perché da subito scopriamo che il Vanir ha difficoltà a guidare seduto e con le mani sul volante, causa costante rigidità atomica nei jeans) e la conduce davanti all’intero Gran Consiglio, per sentir pronunciare la sua orribile condanna.
Il lettore trema insieme con la sventurata. Dopo decenni passati a meditare la vendetta, cosa avranno architettato questi semidei leggendari: le strapperanno il cuore pulsante dal petto, le daranno fuoco? Di più, di più, questo Caleb si rivela un essere spietato senza pari: la chiuderà in una stanza con lui e la farà “gemere”, in tutti i modi possibili, per l’eternità...(??) Un ghigno diabolico appare su tutti i Vanir, mentre persino Eileen guarda Caleb allibita: se questo è il trattamento che riservi alla tua peggior nemica, pensa un po’ se ti stavo pure simpatica….
Immagino che, nelle intenzioni dell’autrice, il tutto dovesse essere parecchio drammatico: Caleb, implacabile, trascina Eileen nella sua alcova (mentre la sorella Daenna tenta di fermarlo: no Caleb, non puoi SACRIFICARTI per tutti noi…), e qui sorge un primo problema pratico, perché Eileen, nonostante il corpo da “dea pagana” che si ritrova, non si sente pronta, come dire, a “sperimentare” con un Vanir.
La poveretta giace, pestata e legata, sul letto, con il Caleb che incombe, e l’unica cosa che le viene da pensare è prendergli le misure…(il tutto con suo sommo orrore: ma saranno o no VENTICINQUE centimetri ?)
Ma non è finita. Caleb, pur incerto dinnanzi all’apparente innocenza della fanciulla, parte con manovra di sfondamento, neanche fosse un bersagliere innanzi a Porta Pia, e rimane…incastrato… a metà (?!), con l’Eileen infilzata ed inarcata a semicerchio, tipo pollo sul grill.
A questo punto sono semisvenuta sul divano. Ma che si fumano in Spagna quando scrivono?
Devo ambientarmi, mi sono detta, forse il peggio è passato. Invece no, perché dopo i primi capitoli, tutto sommato scorrevoli, seguono quasi cinquecento pagine di (infinite) schermaglie amorose, interrotte da lezioncine sulla mitologia dei Vanir, e sugli incredibili poteri che gli dei hanno donato loro, e sulla incredibile vita di questi immortali, supericchi e supergriffati, e blah, blah, blah.
La storia in sé poteva presentare molte novità e spunti interessanti; però il tutto è stato così tirato per le lunghe, che ne è risultato una sorta di minestrone annacquato. La prima baruffa tra Eileen e Caleb, con lei che lo chiama “mostro” e lo tenta e si ritrae, è simpatica, ma al decimo identico dialogo, dove lei, ancora, lo chiama “mostro” e gli nega il suo corpo, pur essendogli avvinghiata tipo colla bostik, il gioco diventa noiosetto. Semplicemente, la storia non va avanti, non si intravede la luce finale.
Oso dire che persino sulle scene clou, la palpebra mi cadeva impietosamente…
Non lo sconsiglio totalmente, ma per me ci sono duecento pagine di troppo.
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Commenti
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Sono maggiorenne due volte e un pezzo, ma mi sembra un minestrone fanta-porno-horror...
in compenso mi sono divertita un sacco a leggere te!!
Grazie!
Tra l'altro io l'ho comprato giusto ieri perchè mi incuriosiva da morire...
:-S
Be', poi dirò la mia =)
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