Dettagli Recensione
Sangue del mio sangue
Alla fine de "Il Trono di Spade" Martin ci aveva lasciati un po' in sospeso, dandoci solo un assaggio di ciò che realmente stava per accadere.
Proprio in "Il Grande Inverno" comincia infatti a farci vedere le vere conseguenze delle azioni dei nostri molteplici protagonisti.
Devo dire che la storia raccontata continua ad esaltarmi e ad appassionarmi ogni pagina di più: eventi inattesi, sorprendenti, guerre che si preparano ad esplodere, conflitti che finalmente vengono a galla assieme a torbidi segreti, sembrano essere le parole d'ordine di questo libro.
Martin sceglie poi un modo di narrare i fatti che personalmente amo, ossia non usa capitoli e capitoli per dilungarsi sul paesaggio o perdersi in sottigliezze: va subito nel vivo della questione, senza però far perdere l'interesse al lettore.
Una cosa che l'aiuta molto in questo sono i dialoghi diretti tra i personaggi, che vengono da lui curati sotto ogni aspetto. Ogni singola parola è soppesata e studiata per far si che abbia senso nel contesto, che si potrebbe definire fantasy/medievale.
Lo stile è fluido e non appesantito. Spesso mi sono ritrovata a leggere decine e decine di pagine senza accorgermene neanche!
Ogni personaggio comincia ad avere molto più senso nel quadro generale e si vengono a scoprire lati nascosti, che non avremmo mai immaginato esistessero, di ognuno di loro ; si vedono i primi schieramenti nell'ambito dei sette regni.
Una cosa che mi piace delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è che ti puoi aspettare di tutto: insomma, Martin è capace di farti morire qualsiasi personaggio!! ed essere consapevoli di questo aiuta molto a mantenerti con il fiato sospeso fino alla fine!
Che dire ancora? dopo aver letto il finale di questo libro non vedo l'ora di buttarmi a capofitto nella lettura di "Il Regno dei Lupi" (3° libro delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco)!
Buona lettura!