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The Restorer. La signora dei cimiteri
 
The Restorer. La signora dei cimiteri 2012-07-18 07:48:39 AzureStrawberry
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4.0
Stile 
 
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Piacevolezza 
 
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AzureStrawberry Opinione inserita da AzureStrawberry    18 Luglio, 2012
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The Graveyard Queen

Amelia ha nove anni quando, durante un pomeriggio passato ad aiutare il padre -custode di cimiteri-, vede il suo primo fantasma.
Il padre, che ha lo stesso “dono” ed è spaventato dalla sua curiosità di bambina, le insegna la regola più importante da seguire: non si deve far loro capire che li si può vedere.

«Quello che i morti desiderano di più di ogni altra cosa è fare di nuovo parte del nostro mondo. Sono come parassiti, che ci succhiano le energie, si nutrono del nostro calore.»

Non guardarli, non rivolgere loro la parola, non permettere che intuiscano la tua paura, neanche quando ti toccano.
Amelia è così costretta ad impararare fin da piccola a controllare i propri sentimenti e comportamenti, onde evitare che un fantasma possa accorgersi di lei, “catturarla” e tentare di possederla, risucchiandole l’energia vitale.
Sono poi altre le regole che, il padre le spiega, deve seguire.
La seconda dice: non allontanarsi mai troppo dal terreno consacrato. Come alcune porzioni di cimiteri o luoghi naturali che, con l’esperienza, Amelia avrebbe riconosciuto per istinto.
La terza: stai alla larga da chi è accompagnato dai fantasmi, sono un terribile pericolo per chi può vederli.
Regola numero quattro. Mai, mai sfidare il destino.
L’Amelia ormai cresciuta ha fatto sue queste direttive e la sua vita, come per il padre, sono diventati i cimiteri. Luoghi che le sanno infondere pace e tranquillità…a differenza delle persone che, per l’appunto, spesso sono accompagnate da ospiti indesiderati. L’amato lavoro di Amelia consiste nel restauro degli antichi cimiteri, quelli ricchi di storia e significati nascosti che lei riporta alla vita con passione, dedizione e cura finchè la loro antica gloria è stata ripristinata. E lo fa così bene da vernir chiamata “La signora dei cimiteri“.
Tutto cambia quando ottiene l’incarico di restaurare l’antico cimitero di Oak Grove a Charleston, città in cui da poco si è trasferita.
La bellezza del cimitero è innegabile, come lo è la quantità di lavoro che dovrà eseguire per sistemarlo, ma c’è anche qualcosa di strano che alegga tra le sue tombe.
Qualcosa di terribile e minaccioso.
La minaccia si concretizza qualche giorno dopo aver iniziato la mappatura fotografica del cimitero quando Amelia verrà contattata dall’affascinante ma tormentato detective John Devlin, al cui seguito Amelia vede una bellissima donna e un’altrettanto bella bambina, per il ritrovamento di un cadavere riaffiorato -a seguito di un recente acquazzone- in una delle vecchie tombe dell’Oak Grove.
Amelia verrà chiamata, quale esperta, a fare da consulente per la preservazione del cimitero, durante i lavori di esumazione del corpo da parte della polizia.
E non si renderà conto, finchè non sarà troppo tardi, di aver oltrepassato il punto di non ritorno verso quel mondo che da sempre ha cercato di evitare.

La magia di questo romanzo è nei cimiteri descritti dalla Stevens. In quel mondo silente che ci viene presentato come misterioso e spirituale, ricco di pace e tranquillità. Chiaramente parte integrante delle passioni dell’autrice, che lo presenta intensamente attraverso il personaggio di Amelia.
Un mondo del tutto sconosciuto a noi amanti del paranormal, che siamo stati abituati a ben altri ambienti, e che quindi ci ritroviamo con questo romanzo in una situazione nuova e affascinante.
Amelia, come Devlin e la maggior parte dei personaggi secondari, è una figura tormentata che deve ancora capire sè stessa e il mondo che la circonda e che dovrà lottare contro le consuetudini di una vita intera.
L’autrice ha poi saputo ben calibrare il filo della storia , che viene mantenuto teso per tutta la sua durata con una parte thriller veramente ben gestita, con l’inizio dell’evoluzione dei personaggi. Certo è che il romanzo è solo un’overture al mondo di The Graveyard Queen e resto sicuramente in attesa del seguito che, per nostra fortuna, conta “solo” altri due romanzi e quindi spero di poter leggere in breve tempo.

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