Dettagli Recensione
Inno alla Ward
CERTE COSE E’ DESTINO CHE ACCADANO…
PER ARRIVARCI CI OCCORRONO SOLO UN PAIO DI TENTATIVI….
Se la vita bussasse due volte rifaremo le stesse scelte e gli stessi errori?
La risposta è: certamente si……perché nonostante le varie possibilità che ci vengono date, il cuore e l’anima sono sempre gli stessi.
Questo è il cuore pulsante del prezioso scrigno della Maga-Ward. Da questa semplice consapevolezza prende il via una duplice avventura alla “Sliding doors” che vede l’intera confraternita (e le new-entry) impegnata nella continua battaglia contro il male, quello esterno della Lessening-society, e quello più intimo e spesso più difficile da estirpare. La superficie del nero oceano è lì ad un passo da noi, ma l’unico salvagente è il gioco di squadra, non certo il sacrificio inutile del singolo. E chi meglio di due vampiri innamorati, desiderosi di riscatto e di cancallare un passato costellato di dolore, perdite e violenza, può dimostrarlo? Magari supportati dal resto della confraternita che è sempre pronta a lanciare una fune di salvataggio quando si naviga nella acque più burrascose.
Mi chiedo una volta di più come una mente possa riportare su carta una così perfetta serie di ingranaggi che si incastrano senza il minimo intoppo o cigolio, in un moto così perfetto come quello che muove TUTTI questi magnifici e quanto mai VIVIDI personaggi, carichi di carattere come se dovessero “materializzarsi” da un momento all’altro davanti a noi. Saremo in grado di distinguerli uno per uno grazie alle mosse, alle smorfie, al colore degli occhi, al timbro della voce e perché no dall’odore….
Come ci riesci Ward?
E’ come un incantesimo…..apri la prima pagina e vieni “smaterializzato” dentro il libro, davanti al melo sul pavimento dell’atrio, ti guardi intorno e ti rendi conto che conosci ogni stanza, ogni oggetto, le voci e i movimenti. Sali le scale e ti muovi lungo i corridoi senza timore di perderti , con l’aspettativa di incontrare Blay e Qhuinn, Rhage e Vishous; magari speri di non andare a battere su Z che è sempre di cattivo umore e ti userebbe volentieri come bersaglio per i suoi stivali…..insomma ti muovi come se fossi uno di loro.
Non penso che siano in molti ad avere un dono come la Ward….forse è concesso solo nell’immaginazione più fervida…..come il pifferaio magico con la sua musica ammalia schiere di topolini, così la Ward seduce migliaia di lettrici ignare che dalla prima riga saranno trasportate in una dimensione da dove non si vorrebbe tornare….fino alla chiusura dell’ultima pagina che ti costringe a “smaterializzarti” per tornare alla realtà con addosso una fastidiosa malinconia che solo stati d’animo davvero forti (non ultime le lacrime inevitabili sul finire)possono lasciarti, fino alla prossima avventura con questi sexy-ragazzacci.
In questo prezioso nuovo forziere, insieme ai confratelli che conosciamo quasi intimamente, ci sono delle new-entry davvero interessanti che vengono “ricamate” con maestria sul grande arazzo della confraternita. E finalmente quello che tanto speravo da almeno tre libri si è avverato! Perché se è vero che finire nel Fado è il miglior augurio che si possa fare ad un vampiro di valore, anche venire dallo stesso posto (nelle pochissime volte in cui la vergine scriba lo permette) ed entrare a far partedella famiglia di guerrieri, può essere il migliore degli auguri possibili….
Per finire… riponevo tante aspettative nel confratello John, ma per l’ennesima volta la sua creatrice mi ha spiazzato regalandomi…..il doppio!!!!
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Commenti
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Per abitudine io non leggo i libri di una saga tutti di fila in una volta, perchè mi annoierei a stare sempre nello stesso "posto letterario", chiamamolo così.
Mi piace fare pause intermedie con altri libri e in questo modo cresce in me il desiderio di sapere come continua la saga, la suspence mi divora e in questo modo mi godo appieno la mia amata Ward con la sua Confraternita =)))
Lo so, sono matta XD
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