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UN FANTASY ORIGINALE, UNICO E SFACCIATAMENTE REALE
Sopravvissuti è un romanzo che si fa largo a gomitate nella calca di pubblicazioni degli ultimi anni, come un impetuoso soffio di vento refrigerante e inatteso. Tematiche spiazzanti, filtrate attraverso un linguaggio crudo, triviale e uno stile narrativo dedito tanto all’azione convulsa della battaglia quanto al monologo interiore. Corruzione, omosessualità, commercio di schiavi, discriminazione di genere, tossicodipendenza… temi che sfiorano corde profonde e si snodano di fronte al lettore mediante le gesta di personaggi che spiccano per spessore psicologico.
Richard Morgan narra la storia di tre veterani di guerra: Ringil Eskiat (invincibile guerriero distintosi con onore in battaglie passate, ma ripudiato dalla nobile famiglia a causa della sua omosessualità), Lady Archeth (ultima rappresentante di delle due razze principali del mondo di Morgan, al servizio di un imperatore che disprezza) ed Egar (nomade del popolo Majar dalle vedute troppo ampie, combattuto tra amore e repulsione per la sua terra di origine).
Un fantasy adulto e reale, dove i confini morali sono fuggevoli e tutto è ribaltabile. Ma principalmente un fantasy dove gli eroi dovranno prima di tutto affrontare se stessi, in un mondo che non sembra avere più bisogno di loro.