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QUANTO CI PIACE IL BELLO DANNATO
Finalmente, dopo i vari volumi dedicati dalla Ward ai guerrieri della Confraternita, arriva quello con protagonista il Reverendo, Rehvenge. Questo personaggio era già apparso ai tempi della storia di Bella, quando lei lo aveva delineato come un fratello terribilmente possessivo ed orgoglioso, un carattere aspro.
Rispetto alla Confraternita, Rehvenge è un civile, anche se ha molto del guerriero.
Nato dall'unione forzata di un'Eletta con un Sympath, è un mezzosangue, combattuto tra la sua natura malvagia di sympath e i suoi istinti di vampiro, e cerca di attenuare questo suo disagio drogandosi e annullando sè stesso nei suoi traffiti illeciti (traffici che poi scopriamo essere non una sua scelta ma un obbligo legato a un ricatto di una cattivissima parente).
Sembra essere immune anche al fascino femminile, se si eccettua il breve legame con Marissa, quando le donava il suo sangue per amicizia.
Poi incontra l'infermiera Ehlena, un tempo membro di una famiglia aristocratica ed ora decaduta e povera, alle prese con un padre vecchio e prigioniero della sua pazzia. A dispetto della sua condizione, Ehlena è una donna forte, straordinariamente concreta. Io amato questa protagonista al pari di Bella.
Tra questi due personaggi così forti e problematici la stora d'amore è potente e credibile.
Quando poi Rehvenge viene fatto prigioniero, e le sue donne Ehlena e Xhex vanno a salvarlo.. insieme ai guerrieri della Confraternita, il romanzo raggiunge la sua parte più avvincente.
Altro punto di forza, il dipanarsi e il crescere di altri personaggi che si fanno sempre più stuzzicanti: Xhex, l'avvocato vampiro Saxton, i nuovi arrivati tra i guerrieri nella Confraternita...
Si chiude il libro con l'impazienza di iniziare il volume successivo.