Dettagli Recensione
Senso della giustizia: non presente
Dopo angeli, vampiri, demoni, licantropi, mutaforma, zombie, fate, fantasmi e sirene ecco che arrivano le Furie (tre perfide creature con lo scopo di perseguitare coloro che fanno del male, non tenendo conto delle circostanze).
Se il titolo fosse stato FURIA e la trama più criptica forse la suspense sarebbe stata maggiore, questo perché per gran parte del romanzo non si fa alcun riferimento a queste creature mitologiche (ben poco viene svelato dei loro poteri e origini).
Questo libro è una sorta d'introduzione e il finale finisce proprio sul più bello, pertanto non resta che attendere il prossimo volume per scoprire come andrà a finire (sicuramente invoglia a continuare).
I personaggi principali sono Emily una ragazza che si è macchiata della colpa di essersi innamorata del fidanzato della sua migliore amica e Chase un ragazzo popolare ma povero che non esita a comportarsi male (confesso che la sua storia è quella più triste). I punti di vista si alternano fra i due ragazzi senza però creare troppi problemi al lettore.
Una caratterizzazione dei personaggi interessante, uno stile scorrevole, trama intrigante con la giusta dose di colpi di scena, atmosfere inquientati, originale la scelta di mescolare la mitologia con il mondo moderno e una bellissima copertina ma ad essere sincera mi aspettavo qualcosa di diverso.
Non ho apprezzato la libertà di cui godono gli adolescenti di questa storia: bevono alcol (non solo birra) e i genitori sono spesso e volentieri assenti. Si comportano praticamente da adulti e dubito che guarda caso tutti i personaggi siano sprovvisti di genitori un po' più interessati a quello che fanno.
Una lettura che tratta anche temi seri come il suicidio, "l'importanza" della popolarità, la consapevolezza che come ci si comporta, un giorno così si verrà ripagati.
Vedremo cosa riserverà il prossimo.