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Inheritance
 
Inheritance 2012-01-03 17:53:30 giampo
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da giampo    03 Gennaio, 2012

che gran peccato...

CONTIENE SPOILER

"Devi imparare a vedere ciò che guardi": per quanto Paolini fosse distratto dagli zeri del suo conto in banca (e ne ha ben donde,non vi pare?) una sbirciatina al proprio lavoro non sarebbe stata inopportuna. Una superficiale,riluttante e sbrigativa riconsiderazione delle idee contenute in esso,tra l'altro espresse con notevole facondia se consideriamo l'età, lo avrebbe magari aiutato ad evitare un crollo di cui raramente mi sono travato, mio malgrado, testimone. Se avesse contemplato il proprio pensiero in maniera sistematica e razionale, ignorando i futili dettagli per non concentrarsi su niente, e quindi sul tutto, come al povero Eragon è stato insegnato, si sarebbe magari reso conto dell'inesorabile declino iniziato da Brisingr (che tuttavia vanta un inizio affascinante e qualche frammento di originalità) e terminato con Inheritance, la peggior "eredità" che potesse lasciarci.Entriamo nel dettaglio.
Fuori contesto,a mio parere, la mancata storia d'amore, che sebbene sia un elemento banale e stucchevole, piace sempre ai lettori, soprattutto nel momento in cui sono stati costretti a subirsi migliaia di pagine di struggimento e malinconia per la classica "gnocca dal cuore di ghiaccio", che a mio parere è il personaggio descritto peggio ed in maniera più incoerente.
Prima spirito libero, poi intrappolata dalla politica, che ha insistito "per una settimana" (sue testuali parole): ma non parlavamo della donna che ha resistito alle torture di uno Spettro e alle lusinghe di un Cavaliere innamorato (e da quel che si deduce ricambiato) per fiumi d'inchiostro?Per non parlare poi del personaggio di Angela (patetiche le scuse dell'autore a riguardo), un celebre sconosciuto; l'origine del fenomeno che fa avvampare la spada di Eragon; la cintura scomparsa di Beloth il Savio, menzionata continuamente; il tributo all'albero di Menoa; la morte di un cattivo che non conoscevamo nemmeno e che è intervenuto direttamente sulla storia qualche decina di pagina su 3200 circa; la prevedibilità di certi...ehm..."colpi di scena",come il ritrovamento "per magia" di un centinaio di Eldunarì, Murthagh che si pente, che cambia nome e se ne accorge solo quando lo dice ad alta voce, e che nonostante avesse detto che Galbatorix aveva lanciato un incantesimo che lo avrebbe avvertito di ciò, il re viene colto alla sprovvista e perde tutte le sue difese. Per non parlare del finale. Ritengo si sia già detto abbastanza a riguardo, sebbene sia rimasto molto colpito dal fatto che nessuno abbia gridato "Padron Frodo noooooooooo!!!!!".
Tuttavia, sarei molto più soddisfatto se si trattasse di errori involontari, ma temo che non sia così. Visto il successo, Paolini ha deciso non solo di allungare il brodo in maniera vegognosa (l'elezione del re dei nani dura più del duello con Galbatorix) ma di continuare con altre saghe collegate a questa, come ha fatto Licia Troisi, un altro grande esempio di commercializzazione della letteratura: a costoro manca solo il codice a barre e il prezzo attaccato ad un orecchio.
La gravità delle loro azioni è peggiorata dal fatto che questi grandi "artisti della penna" scrivono libri per ragazzi, come me,che magari trovano la voglia di staccarsi da Facebook o da Amici e attivare un paio di sinapsi.
La gente non capirà mai, come disse Hugo, che il successo è solo un sosia del talento...che gran peccato


Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
la lista della spesa o i titoli di coda di un film
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