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LE TREDICI DI HAVEN WOODS
"Restò immobile sul letto. Anche quando le fiamme dal pavimento cominciarono a salire..." Inizia con un terribile suicidio questo fantasy di Susie Moloney.
La donna che si toglie la vita vive ad Haven Woods, un tranquillo ed elegante villaggio di periferia. Almeno in apparenza. Perchè Haven Woods è in realtà un paese molto inquietante, dove si manifestano oscure presenze, dove la chiesa ha chiuso, e dove pare che non viva nessuno... a parte una quantità sconcertante di gatti.
Paula Wittmore, originaria di Haven Woods, è una madre single e la sua vita è un disastro. Quando sua madre improvvisamente si sente male e viene ricoverata in ospedale, Paula torna a casa per prendersi cura di lei. Immediatamente però comiciano ad accadere fatti strani. Paula non riesce mai a parlare con un medico o a restare sola con sua madre. Quest'ultima poi non sembra affatto felice di vederla e fa di tutto per farla tornare a casa, in città. La figlia dodicenne di Paula, Rowan, odia Haven Woods immediatamente e comincia a sentirsi inquieta. Ma Paula non può nemmeno immaginare che il suo arrivo sia stato accuratamente pianificato. Loro hanno bisogno di lei. Loro devono essere tredici, sempre. La morte di una del gruppo ha risvegliato un'oscura e terribile presenza, la cui sete dovrà essere placata. Che terribile segreto è celato dietro la parvenza di perfezione della bella Haven Woods?
Questo libro è veramente particolare. Il ritmo è scorrevole e molto coinvolgente e la trama è veramente suggestiva, anche se a tratti forse troppo inverosimile. Mi è piaciuto soprattutto perchè al filone horror che personalmente apprezzo molto, sono affiancate diverse storie d'amore. Amore in senso lato. Da quello di una madre per un figlio, a quello di una ragazzina per un cane, all'amore distorto verso il successo e verso l'ideale di una vita perfetta. Cosa siamo disposti a sacrificare per raggiungere i nostri obiettivi? Cos'è davvero importante nella vita?