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Paolini ce l'aveva quasi fatta!
ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER
Prima di iniziare con la mia opinione su questo libro, vorrei fare una premessa: io ho amato i primi 2 libri, erano scritti in modo fantastico, erano piacevoli e originali; poi è arrivato Brisingr... cosa dire... uno schifo totale, il terzo capitolo della saga aveva perso l'originalità dei primi 2, senza contare che Paolini ha tirato troppo sulle lunghe la parte dell'elezione del nuovo re dei nani...
Dopo tutto questo, quando ebbi finalmente (dopo molti anni di attesa) Inheritance tra le mani, devo ammettere che non mi aspettavo nulla da questo capitolo finale... invece mi sono dovuto ricredere...
Paolini parte subito a razzo tanto che nel primo capitolo ci ritroviamo già in mezzo a un assediamento.
Tralasciando l'assediamento di Arughia (non ho capito il metodo delle chiatte con cui Roran la assedia) le varie battaglie sono scritte in modo magnifico da un Paolini finalmente in forma. La volta delle anime (che è anche il secondo titolo di questo libro) è probabilmente la parte più bella e originale di tutta la saga, si viene finalmente a scoprire la storia di Murtagh e lo scrittore ha analizzato a fondo la parte psicologica del personaggio di Nasuada.
Tutto è perfetto fino alla battaglia finale. Una cosa orribile, lo scontro tra Galbatorix e Eragon mi ha deluso, tanto che lo definirei l'episodio peggiore di tutta la saga (alla pari con la parte dell'elezione del re dei nani in "Brisingr").
Finita la battaglia finale ci sono altre 150 pagine di libro dove speravo si rivelassero i segreti del personaggio più misterioso della saga, Angela. Naturalmente ciò non avviene, dato che Paolini preferisce farci sapere come viene riorganizzata politicamente Alagaësia. Senza contare che l'ultimo capitolo è una copia sputata del finale de "Il ritorno del re".
Insomma, Inheritance è un bel libro fino alla pagina 650 (ne ha circa 800), molto più bello del terzo, però non è paragonabile ai primi 2 capitoli.