Dettagli Recensione
Il capitolo "on the road" della saga
Terzo libro di questa saga -che inizialmente doveva essere una trilogia- targata Christopher Paolini.
Brisingr lo trovo un capitolo di pausa che sospende, in qualche modo, la storia principale, congelandola per dedicarsi ad altro.
Lo definisco come il capitolo più "on the road" per il semplice motivo che si baserà tutto sul viaggio personale di Eragon. Si sa, prima o poi l'eroe deve trovarsi completamente solo intraprendendo un viaggio personale (o il cammino di perfezione) per maturare ancor di più, temprarsi e crescere nello spirito. Infatti, il nostro Cavaliere si troverà senza la fida Saphira e dovrà tirarsi fuori dai pericoli da solo. Capiremo così come, senza la sua fida compagna, sia vulnerabile e debole dando così più importanza al personaggio della dragonessa facendoci comprendere che un Cavaliere dei Draghi dipende molto dal suo drago. In pratica, si avverte un vuoto senza Saphira, poiché lei era come una amica fedele, la compagna saggia e consigliera della situazione.
Ora, per arrivare al nocciolo della questione, questo libro è inutile? Secondo me, no. Sicuramente allunga il brodo e apre una finestra economica-commerciale in più allo scrittore e all'editore, però Paolini sfrutta questo libro per aggiungere tanti dettagli e tasselli al suo mondo immaginario, volendoci rivelare cose che prima non è riuscito a fare. E' il suo libro di approfondimento, ma ripeto: non tanto nei confronti della trama, ma più verso il mondo da lui creato. L'autore mi fa comprendere che vuole essere sicuro di far capire al lettore ogni cosa del suo magico universo forse fin troppo nel dettaglio, in modo troppo enciclopedico rischiando di appesantire ed annoiare chi legge il libro.
Ma a parte tutto questo, ci mostra anche un'approfondimento del rapporto tra Eragon e Arya oltre che rivelare alcune novità (sopratutto su Galbatorix) giungendo ad un finale abbastanza movimentato.
Non c'è dubbio, Eldest lo trovo superiore a questo terzo capitolo della saga che non offre molta azione e sicuramente Paolini ha un po esagerato con il numero delle pagine (oltre 900), però non mi ha deluso alla fine della lettura.
Tutto è pronto per il gran finale!
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