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La Trilogia dell'anello
Mi è impossibile recensire ogni libro separatamente vista la mole della trilogia quindi anch'io, come molti altri, ho deciso di farne un unico commento anche perché Tolkien concepì quest'opera come un unico libro di oltre 1200 pagine, composto in 14 anni di duro lavoro.
Premessa: ho conosciuto quest'opera con la O maiuscola con la fantastica trilogia cinematografica diretta egregiamente dal regista neozelandese Peter Jackson, ed essendomi innamorato di questa versione cinematografica ho voluto affrontare anche l'avventura letteraria per via sia dei molti commenti positivi e anche per la semplice voglia personale di voler leggere un libro fondamentale per un amante del genere fantasy, il quale mi ritengo.
Certo, lo chiarisco apertamente, purtroppo non mi sono gustato per bene questi 3 libri perché da una parte c'era il mio amore e personale preferenza verso la trilogia cinematografica, dall'altra già conoscevo gli esiti e quindi il tutto è stato inevitabilmente penalizzato.
Detto questo, "Il Signore degli Anelli" si può prendere come un libro storico in cui Tolkien crea un mondo praticamente reale che lo si può definire parallelo al nostro, come un'era primordiale della nostra Terra.
In questo vasto e magico mondo (in cui questo autore vi ha riversato la sua esistenza, la sua anima e la sua immensa conoscenza) vi saranno le creature più disparate: Elfi, Stregoni, Ent, Nani, Hobbit, Uomini, Orchi e creature al di la della nostra comprensione.
In questo libro, cosa importantissima, sono riversati un'immensa morale e anche grandi riferimenti al cristianesimo che lo rendono unico e speciale, un libro che si regge su una colonna importante e che vuol donare un messaggio.
E' sicuramente un errore guardare a quest'opera come fosse solo un semplice fantasy, e lo dico con tutto il rispetto per questo genere che apprezzo, ma sarebbe molto riduttivo definire tale lavoro solo in questo modo, a mio parere. Ha si dei richiami al mondo fantasy, ma in realtà i valori e la profondità in esso contenuti sono molto più grandi di quanto l'occhio possa intuire.
Questa è un opera che di certo invita a nozze grandi studiosi che vogliono trovare sensi, messaggi, temi e simbologie nascoste, ma attenzione a non andare oltre alla volontà dell'autore stesso, rischiando di distruggere la bellezza della storia in nome di un'estremizzazione delle metafore e presunti significati.
I temi trattati sono molti: l'amicizia, il coraggio, il male, il bene e anche la morte, un tema molto ricorrente nelle opere di Tolkien.
I personaggi elaborati e la trama potente è profonda fanno di questo libro un'icona per ogni lettore, senza contare la creazione delle lingue elfiche, infatti, Tolkien era un appassionato di lingue antiche e ha saputo creare lingue che si possono veramente parlare, basti vedere i film citati. Un genio assoluto in questo campo, un merito non da poco.
Si è vero, Tolkien sicuramente non era uno scrittore perfetto. In alcuni momenti tende ad appesantire il contenuto dei capitoli ed alcune situazioni che potrebbero donare più suspance vengono utilizzate in altro modo, ma nessuno è perfetto.
In breve, per me Tolkien è il maestro del fantasy!
Consigliato specialmente a lettori maturi per via del linguaggio molto ricercato e per le molte chiavi di lettura. Un "marchio di fuoco" per chi si dice amante del fantasy, ma anche per altri lettori.
Buona lettura!
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