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Bello ma non troppo
La trama sul libro sembra dire già abbastanza tutto, ma invece non è così. O meglio delinea più o meno l’inizio della storia.
Oggettivamente posso dire che non mi è dispiaciuto. Non mi ha fatto impazzire però. Per quanto trovo che la casa editrice (Nord in questo caso) abbia fatto un buon lavoro di marketing e che la copertina sia molto suggestiva, la mia opinione rimane che se lo scrittore e la storia non sono da 10 e lode c’è poco da fare.
A questo primo libro della trilogia, do un tranquillissimo 7. Paul Hoffman (l’autore) ha una scrittura scorrevole e una forte capacità descrittiva che mi è piaciuta molto. Peccato però che la storia abbia numerosi buchi temporali e altrettante incongruenze che nel filo logico della trama ti lasciano con dei punti interrogativi che non vengono spiegati.
In compenso l’idea di questo mondo fantasy abitato da personaggi molto forti e con una sottile linea di demarcazione tra bene e male è particolarmente avvincente.
Il non poter schierarsi totalmente da una parte o dall’altra, ovvero tra i cosiddetti “buoni” e “cattivi” è una visione dei fatti molto realistica e che ci avvicina al mondo odierno.
Come apripista alla storia direi che “La mano sinistra di Dio” è un libro leggibile, magari in tascabile, perchè 16.90€ mi sono un po’ pentita di darglieli.
Ammetto che comunque la storia un po’ ti prende e quindi ammetto anche che attendo (senza particolare ansia) i seguiti, più che altro per vedere come va a finire!