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Far rivivere l'antico senza uccidere il moderno!
“Far rivivere l’antico senza uccidere il moderno”.Così Elemire Zolla riassume i principi cardine che hanno spinto Tolkien a creare la più grande rivisitazione in chiave novecentesca del poema epico - cavalleresco. Il moderno ,a mio modesto parere, è stato tutt’altro che ucciso, direi piuttosto elevato alla massima potenza,trascendendo i limiti della realtà tangibile, siccome si è imperniato nelle coscienze di ognuno di noi(chi non ha mai sognato nella dolce ingenuità che caratterizza la prima giovinezza d’essere un cavaliere errante e solitario pronto a combattere l’oscuro signore?) A parte le giocose rivisitazioni personali dell’opera,Tolkien ha posto le basi per un genere sino ad allora relegato nella noiosa metrica e stanza del poema epico,quindi (azzardo), filone letterario a quasi esclusivo appannaggio di una casta di esigui studiosi e filologi. In una lingua molto semplice,(ma tutt’altro che banale) l’autore comincia a narrarci le vicende della Contea ,piccolo borgo di chiara derivazione ed ispirazione medievale, abitato dagli Hobbit, creature genesi della fusione di uomini e nani, ma che non sono né gli uni né gli altri. In questo primo capitolo della trilogia si narrano le vicende iniziali dell’intera elegia,le prime battute delle vicissitudini di Frodo e compagnia, i quali si sono immersi in imprese apparentemente più grandi di loro. Avventura quasi fiabesca che ci permette di evadere dalla grigia realtà del quotidiano, frutto di un grande talento letterario. Spero di aver incuriosito i lettori e di averli spinti non solo alla lettura del primo romanzo, ma anche a quella del sesquipedale proseguo…ne vale veramente la pena!!!
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Commenti
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Però metterlo tra le mani di un adolescente sarebbe come costringerlo a portare una pecora! Non tanto per la mole... quanto per il fatto che alcuni tratti, per quanto dettagliati siano, sono davvero pesanti! E concordo anche per chi a scritto che una piccola pecca sarebbe nei nomi... non trovo che somiglino a codici fiscali ma... quasi. Te lo dico dal mio punto di vista di una sedicenne sebbene sappia che, alla fin fine, i gusti sono personali.
Comunque la trilogia resta originalissima... e la tua recensione è ottima.
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