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Leggere Confidenze a Forks
I libri della Meyer mi fanno sempre pensare alle estati di quando ero meno che adolescente.
In vacanza al mare mia madre comprava sempre “Confidenze” da leggere sotto l’ombrellone ed io, onnivora da sempre, finivo per divorare tutte quelle storie melense di amori contrastati tra un bagno e una granita.
“Eclipse” mi ha dato la stessa impressione melensa e stereotipata, così cristallina nella scrittura da risultare agile e ovvia come un libro per bambini.
Bella è la ragazza più pedante, scialba, odiosa e noiosa che si possa incontrare in una scuola superiore. Il perchè se la litighino due bonazzi rifiniti come il vampiro ed il licantropo (ma ancora non si vedono i due leocorni) è un mistero per iniziati.
Il sesso? La seduzione? La naturale crisi ormonale dell'adolescenza? Ci sono, ma vengono descritti in una maniera così edulcorata da farmi vomitare. I romanzi d'appendice della Invernizzo in confronto erano libri erotici. La Meyer è mormona e anti sesso prematrimoniale? No? DAVVERO??? Chi l'avrebbe mai detto... Che barba, che noia, che barba. Se sento parlare ancora delle labbra fredde di Edward e della sua pelle gelata vomito lo giuro.
Detto questo, il libro nonostante tutto si fa leggere fino in fondo con il pathos del peggior Harmony, nonostante abbia avuto in un paio di occasioni (la festa indiana, ad esempio, o l'assurdo dialogo tra Edward e Bella sull'andare all'inferno o in paradiso.) la voglia di buttarlo dalla finestra.
Resta sempre da ammirare la Meyer (o chi epr lei) per aver tirato fuori un fenomeno mediatico senza pari da questa storiella che, diciamocelo, è una scemenza senza fine.