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Un grido di dolore
Non leggo solitamente romanzi fantasy né, in tutta franchezza, mi sento in particolare sintonia con questo genere letterario. Ma per Isabella Liberto, giovane scrittrice siciliana che ho scoperto qualche tempo fa e che stimo molto, non potevo non fare una eccezione. Dopo una serie di gialli e thriller pubblicati dalla 0111 Edizioni a partire dal 2017, il suo Il pianto del corvo, uscito la primavera scorsa con la medesima casa editrice, sorprende e incuriosisce non poco: si tratta, infatti, del suo primo fantasy, per di più dalle sfumature romance.
La trama trova principale ambientazione in un limbo che altro non è che il Purgatorio dove transitano le anime in attesa di ricordare le proprie colpe e, quindi, di perdonarsi o perdonare. Anche l'anima di Jane si ritrova all'improvviso in questo luogo decisamente poco ameno (“un bosco malato”); in vita, lei era stata una ragazza prossima alla laurea, deceduta a seguito di un incidente.
“Il mio nome è Jane Logan, e sono morta da sei mesi.”
C'è qualcosa, però, che non riesce a emergere e non le permette di passare oltre tutto quel dolore che stranamente continua a provare. Il Purgatorio, in aggiunta, è il regno di una sorta di principe, “un essere tormentato, oscuro e spietato, non un angelo”, che si trasfigura in un corvo dal pianto straziante. Ma chi è e, soprattutto, chi era stato il Corvo? Qual è il mistero che si nasconde nel dolore acuto del suo lamento?
Quella della Liberto si conferma una gran bella prosa, capace di coinvolgere e appassionare il lettore dalla prima all'ultima pagina, anche grazie al ricorso a un io narrante molto convincente. Colpiscono le descrizioni accurate di questo al di là di espiazione, popolato da guardiani dal corpo per metà umano e metà animalesco, ninfe e anime rinnegate, così come non passa inosservato l'intreccio di vicende che si svelano a poco a poco e, fantasy a parte, hanno molto a che fare con tristi e dolorose realtà di questo mondo. Da quelli principali (protagonista in testa) a quelli secondari, i personaggi sono tutti ben caratterizzati e lo stile narrativo dell'autrice è come sempre notevole. Finale inatteso, anch'esso degno di nota: in fondo, la forza dei sentimenti resta il più grande mistero che travalica ogni tempo e luogo, sopravvivemdo persino alla morte.
Per chi volesse conoscere meglio Isabella Liberto e le sue pubblicazioni, segnalo il link del suo sito ufficiale: https://isabellalibertoofficial.wordpress.com