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Melodie e laghi d'oblio
Pubblicato lo scorso anno dalla Casa Editrice Lettere Animate, “The Ancient Melody – The Oblivion Lake” è un romanzo di genere fantasy che l’autrice campana Maria Rosaria Scala, laureata in Medicina e Chirurgia e specializzanda in Neurochirurgia, scrisse quando aveva diciassette anni, la stessa età di Marah, la giovane protagonista di queste pagine.
La storia prende avvio con un sogno, che forse sogno non è, nel quale, sullo sfondo di una strada buia e un cielo illuminato a intermittenza da fulmini improvvisi, fa la sua comparsa un ragazzo dai lunghi capelli d’argento e gli occhi dal colore d’ametista: una creatura che fin da subito si palesa come elemento estraneo e misterioso rispetto a una quotidianità fino ad allora mai scossa da niente di anomalo. “Qualunque cosa fosse, non poteva essere umana”: con tale consapevolezza, Marah inizia così ad affrontare a poco a poco un percorso pericolosamente in bilico tra la dimensione terrena e quella sovrannaturale, prendendo coscienza del fatto che in lei si stia risvegliando un lato oscuro e sconosciuto che avrebbe finito per stravolgere la sua vita di ragazza.
«Tutto era già scritto ancora prima che nascessi: a quanto pare la mia vita è stata solo un errore. Sono qui, ho potuto conoscere la Terra, mescolarmi tra gli umani, credere di essere una di loro, solo perché mi hanno portato qui. Come hanno potuto i miei genitori, le persone a me più care, tenermi nascosta la mia natura?»
Tra passaggi interdimensionali, leggiadre melodie, laghi d’oblio e Creature Pure, si animano un dualismo e una disperata e sofferta lotta interiore ai confini del tempo e dello spazio che la talentuosa penna dell’autrice ha saputo fissare in un romanzo dalla trama appassionante capace di mantenere vive la curiosità e l’attenzione di chi legge fino all’epilogo, in verità, non previsto. Colpisce, col procedere della narrazione, la vivace fantasia della Scala che si fonde con una scrittura di buona qualità, così come non passa inosservata la profonda introspezione psicologica riservata al personaggio principale, Marah, moderna eroina che lotta per rivendicare a tutti i costi la sua acquisita umanità; discreta anche la caratterizzazione delle altre figure che ruotano attorno a lei, in particolare quella di Cletus, l’angelo/demone dagli occhi d’ametista, la cui natura affascina e incute timore al tempo stesso. Probabilmente, come in genere accade nel fantasy, diversi sono i significati nascosti tra le righe di questa storia solo in apparenza slegata dalla realtà: a ciascun lettore, sulla base della propria personale sensibilità, il compito di coglierli. Nel complesso, dunque, una bella lettura che di certo non potranno non apprezzare gli amanti del genere in questione.