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Manca qualcosa...
Avevo buoni propositi per questo libro e devo dire che in parte mi ha soddisfatta e in parte... no. Dopo che Damian se n'è andato sono successe tante di quelle cose - noiose - che mi hanno tenuta sul filo del rasoio.
Dopo l'ultima battaglia contro l'Azura, il suo Damian è scomparso nel mondo sotterraneo, intento in una disperata e pericolosa missione che vedeva come obiettivo il ritrovamento dei genitori, tramutati in orribili mostri.
Apriamo una perentesi: una cosa che ho odiato in questa serie è proprio la narrazione in prima persona. Lui è scomparso e avrei voluto sapere delle sue vicende in quel posto (il mondo sotterraneo), così sconosciuto per il lettore. Un vero autore dovrebbe aprire varie strade per poter osservare meglio il mondo che egli ha costruito. Ma a meno che Marta non voglia pubblicare un libro a parte con le vicende di Damian come ha fatto con il prequel "Il Marchio di Damian", allora io cancello tutto quello che ho appena scritto.
Ritornando a noi: la ragazza, nonostante il carattere irrequieto e combattivo, si ritrova a fare i conti con la perdita del proprio compagno e innamorato. L’affetto fra i due è cresciuto, a pari passo con la fiducia, nel primo romanzo e, come accade sempre in questo genere di libri, il lui della situazione si ritiene troppo abbietto per stare con lei, e quindi la lascia.Ovviamente la sfacciata e ostinata Thea certamente non si arrende di fronte a tali avversità, anzi, prende in mano la situazione e fa di tutto per poter combattere e far crollare il muro che separa lei e Damian. Non ha potuto seguirlo, appena lo stava per fare, Damian l'ha soggiogata baciandola e privandola dell'energia vitale. Infatti, lui è un potentissimo succubo (demone molto raro e pericoloso in grado di uccidere e di nutrirsi di altri demoni). Tuttavia ha provato a farlo e per questo motivo che è stata messa in punizione, costringendola a scontare una noiosissima pena dietro agli archivi.
Nel frattempo cerca di stare accanto all’amica, Serena, figlia dell’attuale reggente dell’Accademia, che, viceversa, anche se alle prese con l’improvvisa e inspiegabile malattia dell’unico genitore rimastole, non sembra riservale la stessa attenzione, trascurandola; gettando al vento quello che precedentemente sembrava un'amicizia di ferro. La malattia del padre di Serena, Andres Grigor, appare fin da subito piuttosto aggressiva e, impossibilitato a proseguire il suo ruolo di governante, l’assemblea si riunisce per eleggere un sostituito. Ma c’è qualcosa che scuote le notti della mezzodemone Thea, figlia di una veggente umana e un Incubus armeno: incubi tremendi che cercano di fiaccarla, o forse avvertirla di un imminente pericolo che sta per abbattersi sull’Accademia. Affiancata dall’inaspettata figura di suo padre, Incubus dai poteri incredibili, Il Manipolatore di Sogni per eccellenza, dal quale Thea ha ereditato il suo potere, la ragazza si ritroverà a dover proteggere nuovamente la sua casa da una misteriosa ed insidiosa minaccia.
Non vorrei fare alcun tipo di spoiler ed è per questo motivo che mi fermo qui, con il racconto. Per quanto riguarda la mia opinione: è estremamente positiva. Adoro il modo in cui Thea affronta i problemi e anche con quanta aggressività risponde alle ingiustizie. E' un personaggio costruito molto bene e l'ho trovata molto ironica delle volte. Infatti la sua ostinata testardaggine la porta sempre in situazioni pericolose ma trova sempre il modo di gestirle.
Per questo è la mia preferita.
Per quanto riguarda Damian l'ho trovato un po' scontato, ho l'impressione che l'autrice abbia faticato molto nel costruire questo personaggio, secondo il mio modesto parere, ho trovato dei punti abbastanza discordanti nel suo carattere che risulta tutto tranne che lineare. Lui si odia per quello che ha fatto e crede che non meriti di essere felice. Si vergogna con Thea e cerca di nascondere la sua vera natura perché pensa che la spaventi. Ma Thea certamente non è un tipo facile da impressionare.
La passione tra loro è molto forte ed è quasi palpabile in certe scene, anche quando lei lo schiaffeggia e poi dopo lo bacia (Sì, è proprio da lei).
Il finale lascia, come al solito, con il fiato sospeso, tuttavia sono rimasta un po' interdetta dalla trama.
"Tu non conosci la paura, si è sentita dire tante volte dopo uno dei suoi gesti avventati.
Ma adesso Thea, la giovane cacciatrice di demoni Azura, sa che non è così: la morte improvvisa di qualcuno a lei caro sta facendo vacillare la sua spavalderia. Soprattutto quando, durante una spedizione nel folto dei boschi rumeni, si trova di fronte un nuovo, insidioso nemico: le Vâle Nere, entità malefiche delle foreste. Ma le sfide non sono finite. Rientrata a Palazzo, Thea scopre che il padre Zarmayr se ne è andato senza spiegazioni, ossessionato da una sua personale crociata. Ormai la ragazza può contare soltanto sull'amore di Damian, ancora più forte dopo tante difficoltà. Eppure neanche lui potrà aiutarla quando si ritroverà nella torre nera di Vera Ruja, potentissima regina delle Vâle..."
Mmm...Le Vale nere? Cosa sarebbero? Bho.
Spero solo che non deludi le mie - e le vostre - aspettative.
Buona lettura!