Dettagli Recensione
Una bellissima rivelazione
Cosa posso dire di questo romanzo, se non che è stato davvero una sorpresa? Sapete, spesso e volentieri si rimane affascinati, in primo luogo, dal trinomio cover-titolo-sinossi (non necessariamente in quest'ordine, badate bene) per poi rimanere delusi dal contenuto. Non è di certo il caso di Gala Cox che rappresenta una di quelle letture che consigliere ad occhi chiusi a chiunque. Infatti, lo stile narrativo ed il modo con cui l'intera vicenda è stata portata avanti, è in grado di catturare l'attenzione di giovani e meno giovani, di pubblico femminile e maschile.
Gala ha passato un anno difficile, dopo la morte della sua migliore amica e l'allontanamento - per un viaggio - del padre, che l'ha portata a vivere solo con la madre - una medium - nella vecchia "Impressionantisssssima e disorientatisssima" [ndr. Dennis] villa a quattro piani, grande come un isolato, circondata da salici piangenti. In realtà, e questo lo tiene ben nascosto, le due non vivono completamente da sole.. infatti, a far loro compagnia ci sono gli spiriti del saggio indiano Matunaaga e dell'austera monaca benedettina Ildegarda. Un alone di mistero avvolge la giovane che non ama parlare dell'attività della madre o degli ospiti che vivono con loro o che, talvolta, sono solo di passaggio. La perdita di una persona cara potrebbe spiegare quelle che, alla gente comune, potrebbero apparire come allucinazioni ma.. c'è un'altra verità che ai più rimane celata e sarà proprio questa a stravolgere la tranquilla vita di Gala.
Come avrete notato non mi sono addentrata troppo nella trama, anzi direi di essere stata praticamente evasiva, ma vi garantisco che questo romanzo (e la storia che esso racchiude) merita di essere scoperto pagina dopo pagina. Attraverso le minuziose descrizioni delle location e dei vari personaggi, riusciamo a percorrere l'avventura assieme alla protagonista; anzi, vi dirò di più, in qualche modo il punto di vista della ragazza è talmente nitido da far calare il lettore nei suoi panni. Ogni singolo personaggi è caratterizzato in maniera impeccabile e capace di stuzzicare la simpatia (o antipatia) di chi legge; personalmente ho adorato un po' tutte le figure presenti, compreso il famigerato Black Coat (come villain non è male), e in modo particolare Dennis.
Lo stile, nonostante le ampie descrizioni, è semplice e scorrevole tanto da adattarsi senza alcun problema sia alla lettura da parte del giovane pubblico a cui si rivolge che a quella dei più grandicelli. La trama è originale e portata avanti in modo da ottenere il massimo sviluppo, cercando di non tralasciare nulla o quasi. Ho amato l'inserimento degli spiriti così come l'ambientazione Vittoriana che s'interpone a quella moderna; il tutto è stato amalgamato in modo da non apparire forzato e/o incoerente. Giungo ora alla fine del mio commento, consigliandone la lettura a chi ama il genere steampunk, la Londra Vittoriana e i viaggi nel tempo. Non ne resterete affatto delusi, ve lo garantisco.