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Nihal e Sennar.
Le imprese di Nihal contro Aster il Tiranno sono ancora impresse nei cuori degli abitanti del Mondo Emerso nonostante l’immenso arco di tempo ormai trascorso dalle sue gesta. Il suo ricordo è vivo nelle leggende che da padre in figlio si tramandano tra la popolazione eppure, quando un misterioso cantastorie si presenta in una locanda narrando prodezze mai descritte nelle Cronache e dunque sconosciute ai ricordi dei clienti presenti, la sua presenza è più forte che mai, è come se essa si fosse materializzata in quel luogo con tutta la sua dirompente potenza, come se dalla sconfitta del dittatore fossero trascorsi solo pochi giorni.
Sulle note familiari di un liuto il romanzo si apre con una neonata Nihal che, scampata alla ferocia dei fammin che avevano attaccato l’accampamento in cui i suoi genitori Karna e Makthar risiedevano in cerca di pace e serenità, viene salvata dall’apprendista Soana che, scortata dal prode e amato Fen Cavaliere di Drago Alucarth, conduce la piccola nel luogo più sicuro di sua conoscenza: la casa del fratello Livon.
La seconda strofa del romanzo ha come protagonista una Nihal adulta che, madre del piccolo Tarik frutto dell’amore da sempre nutrito verso Sennar, si è ormai ritirata nelle Terre Ignote e mentre la nostra eroina continua a dedicarsi allo studio delle arti della guerra per puro e semplice piacere come se si trattasse di una sfida tra corpo e mente, il compagno prosegue con i suoi studi delle arti magiche. Tutto sembra tranquillo nelle vite dei due protagonisti, i giorni scorrono lieti tra i primi insegnamenti al piccolo Tarik e l’amore dirompente e profondo nutrito tra i due coniugi, fino a quando un misterioso avvenimento sconvolge la pace tanto desiderata e faticosamente conquistata. Sin dal rientro di Sennar dalla visita di studio alle cascate sacre Nihal aveva notato in lui dei cambiamenti sempre più marcati e preoccupanti. L’uomo sta lentamente ed inesorabilmente morendo e sua moglie farà di tutto per salvarlo da ciò che lo sta conducendo all’oblio.
Tra la seconda e la terza strofa vi è un vero e proprio salto temporale, le vicende si svolgono a ben 100 anni di distanza dagli avvenimenti narrati nel precedente "canto", la nostra eroina questa volta è chiamata in aiuto da un villaggio in difficoltà, un popolo conosciuto e da sempre con lei alleato ma anche incapace di difendersi. Così quando viene fatta richiesta di un guerriero forte e prode al mago elfico rinnegato dal suo popolo per i suoi blasfemi poteri, il sortilegio evoca Nihal.
Ma chi è questo misterioso cantastorie? E perché conosce gesta oscure alle Cronache e al popolo? Che sia tutto frutto della sua fervida immaginazione?
Con un linguaggio semplice ma accattivante l'opera della Troisi conferma il suo indiscusso talento e, nonostante a tratti sia intuibile e prevedibile quale sarà lo sviluppo della vicenda, non è da meno ai precedenti capitoli della saga.
Adatto tanto ad un pubblico adulto che ai ragazzi perché con la dolcezza con cui l'autrice racconta rende piacevole il romanzo a tutti. E' consigliabile inoltre a chi ha già letto i precedenti volumi della Trilogia per una questione di facilità di lettura ma questo non deve precludere a chi non conosce le avventure di Nihal e Sennar di venire "in contatto" questo episodio perché la scrittrice lo ha strutturato in modo tale che tutti, anche i profani, siano in grado di avvicinarsi al mondo fantastico senza difficoltà, pur se "al primo appuntamento".
Buona lettura.