Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Il diario di Isabel
Ero partita con aspettative molto alte per questo libro che attendeva di essere letto ormai da troppo tempo. Avevo letto notizie molto positive e non vedevo l’ora di conoscere finalmente Isabel Cariani… Inutile dire che sono rimasta un tantino delusa, ma in fondo non succede sempre così quando si parte con aspettative alte?
La trama particolare e con uno sviluppo complesso (tutti fattori positivi a mio giudizio), è purtroppo diventata un po’ scontata nella parte finale. Senza svelare nulla sui contenuti, posso dire che quella che doveva essere una grande rivelazione finale era fin troppo ovvia da circa metà libro in poi. Questo mi ha irritato notevolmente per la cecità della protagonista per particolari che lei stessa evidenziava sul suo diario… forse perché l’amore rende ciechi??
Ma non è solo questo che mi ha infastidito della trama. Isabel parla troppo spesso e con leggerezza (considerando che è un’universitaria e quindi dovrebbe essere più matura) di amore. Attrazione fisica? Potrei capirla. Ma amore? Andiamo Isabel, nell’arco di 1 anno di diario dici di amare 3 persone diverse, mi sembra un tantino eccessivo…
Ma perlomeno, non ho assistito all’ennesimo triangolo amoroso né ad altra figura geometrica (considerando il numero dei ragazzi…).
Un aspetto che invece mi è piaciuto molto è la scelta del tipo di vampiro. Ormai possiamo trovare ogni tipologia di vampiro che può stare alla luce del sole, buono, caro e gentile, un cavaliere con l’armatura scintillante pronto a difendere la sua dama con le unghie e (soprattutto) con i denti, o vampiri che bevono sangue di animali o surrogati chimici, ma qui non c’è nulla di tutto questo.
I vampiri e i mezzi-vampiri (un po' di varietà ci sta), sono cattivi ed egoisti, uccidono (ebbene sì) e pensano solamente a soddisfare la loro sete e la loro lussuria.
Sotto alcuni aspetti (quello dei vampiri compreso) alcune vicende mi hanno ricordato la serie “Buffy, l’ammazzavampiri”, che ai suoi tempi (neanche troppo lontani) io ho adorato! I vari strumenti per combattere i vampiri (paletto, acqua benedetta, ecc), ne sono un tipico esempio..
Lo stile, invece mi ha lasciato molto perplessa.
Solitamente la trama sotto forma di diario mi piace, ma stavolta mi è mancato qualcosa. Le pagine di diario mancavano di empatia, non mi emozionavano o, meglio, quando iniziavo ad appassionarmi ad un’azione od ero più coinvolta, venivano inserite frasi come “come ho potuto”, “cosa sto scrivendo”, “forse non riesco a continuare, ma devo farlo” che se da un lato trasmettono bene l'idea del diario, dall’altro mi riportava improvvisamente con i piedi per terra e questo mi disorientava. Leggere questo libro mi ha dato la stessa sensazione di quando qualcuno mi racconta un episodio di un telefilm prima che abbia la possibilità di vederlo: sai cosa succede, ma è impossibile provare lo stesso coinvolgimento. Insomma, mi sembrava tutto una sorta di resoconto molto dettagliato e interessante di una giornata straordinaria, bello sicuramente, ma sempre resoconto rimane.
I personaggi sono ben delineati e ognuno trova la sua collocazione all’interno del libro.
Gli ambienti e le descrizioni danno bene l’idea di una società dove, non troppo nascosti, vivono i vampiri.
Una piccolezza che ho apprezzato, ma che, allo stesso tempo, avrei voluto fosse maggiormente sottolineata, è la passione di Isabel per la lettura, soprattutto per i libri fantasy. È anche vero che la trama non è incentrata su questo, ma è stato un dettaglio che ho apprezzato con piacere e avrei desiderato più rimandi alle letture in genere.