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Non possiamo scegliere chi amare
Ed eccoci qui con il secondo, attesissimo volume della saga inaugurata da Il bacio della morte. Come avete potuto leggere nella mia recensione al primo libro, avevo intuito sin d'allora la portata del talento dell'autrice e avevo concluso il mio commento scrivendo "Ho il presentimento che Marta Palazzesi stia per sorprenderci". Beh, non mi sbagliavo. Se il primo capitolo della saga era ancora leggermente immaturo, Il sogno dell'incubo è invece ben pensato, scorrevole, interamente giocato sulla suspense.
Dove eravamo rimasti...Damian è stato costretto ad abbandonare Thea dopo averla marchiata col suo potere da Succubo e ha seguito i suoi genitori nel Mondo Sommerso, con la speranza di ritrovarli e ucciderli per liberarli dalla condizione di schiavitù nella quale versano. Intanto, Thea continua a vivere la sua quotidianità a Palazzo nella speranza che Damian torni e che possa esserci, tra loro, il chiarimento che non hanno avuto il tempo di concedersi. La vita della ragazza procede tranquillamente finché una terribile tragedia non sconvolge la vita del Palazzo: Grigor, governatore nonché padre della migliore amica di Thea, Serena, si ammala gravemente e il suo posto è immediatamente occupato da Arno, che regnerà fino a completa guarigione di Grigor. Quest'ultimo, però, non dà assolutamente segni di ripresa e le sue condizioni sono disperate. Durante il periodo del regno di Arno, strani avvenimenti minano la tranquillità degli abitanti del Palazzo: guardie stranamente aggressive, sparizioni, strani riflessi giallastri negli occhi di demoni divenuti improvvisamente violenti. Thea comprende che qualcosa non sta andando per il verso giusto e, ad accentuare i suoi dubbi, arriva Vikas, un demone capace di sfruttare un dono andato ormai quasi completamente perduto: il dono del fuoco. Come se non bastasse, un intero paese nei pressi del Palazzo viene raso al suolo, i suoi abitanti massacrati. Ed è proprio allora, mentre Thea è con la sua master Ranya e cerca di aiutarla a trovare i cadaveri, che riappare Damian. E' lì, nella città distrutta, e scava fosse per le vittime. Come ha fatto ad uscire sano e salvo dal Mondo Sommerso? Quale prezzo ha dovuto pagare? E questa è solo la punta dell'iceberg di un mistero che vi terrà avvinti fino all'imprevedibile colpo di scena finale.
Come dicevo nell'incipit, questo romanzo ha confermato la mia supposizione iniziale: Marta Palazzesi ha talento e l'ha dimostrato con un secondo capitolo maturo, intelligente, ben calibrato. L'autrice sa gestire perfettamente il mistero e la suspense, costringendo il lettore a divorare il libro pagina dopo pagina per poter dare una risposta ai suoi interrogativi. Nulla è scontato, in questo libro: dagli avvenimenti agli attacchi degli Azura, dalla presenza del fantasma di Sabina ai combattimenti, la Palazzesi non cede mai al banale, non scivola nello scontato e sa mantenere la tensione al massimo.
Ho apprezzato molto la caratterizzazione dei personaggi, il loro approfondimento psicologico e, in particolare, una nota di merito va alla descrizione del rapporto tra Thea e Serena: l'autrice sa portare alla luce in modo esemplare le dinamiche che si verificano quando due persone sono amiche da tantissimo tempo e, pur essendo cambiate negli anni, cercano disperatamente di tener vivo il fuoco del reciproco affetto. Interessante anche il rapporto tra Damian e Thea che, credo, si possa sintetizzare in questa splendida citazione che non ho potuto fare a meno di annotare:
"Non puoi scegliere chi amare. E non puoi cambiare le persone che ami."
Lo stile, infine, è avvincente senza perdere nulla della propria semplicità e linearità. Il lettore segue la vicenda senza perdersi, senza essere costretto ad annotare nomi e luoghi per poterli ricordare in seguito. Il romanzo della Palazzesi è un fantasy/horror che non stanca e che, devo ammetterlo, presenta una spiccata originalità. Consiglio questa serie ai ragazzi più giovani ma anche agli adulti che vogliano concedersi qualche ora di lettura piacevole e mai banale.