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Complimenti per il successo, ma...
...non ho capito da cosa sia derivato.
Ho letto il libro molto tempo fa, quando ero assai più piccolo, ma nel periodo (poco prima o poco dopo) in cui mi sono appassionato a Terry Brooks, e l'abisso è evidente. Quindi, anche se non mi piace scrivere recensioni a distanza di troppo tempo, credo di essere abbastanza sicuro nell'affermare che tutto questo successo per il tanto osannato fantasy italiano della Troisi, ancora devo capire da cosa sia generato. La differenza sta nel fatto che, a distanza di molti anni, ho acquistato poco fa il prequel della saga di Brooks e ne sono rimasto entusiasta, mentre invece ricordo ancora la delusione suscitata da Nihal e soci.Non ho acquistato neanche i volumi successivi.
Ci troviamo al cospetto di un'accozzaglia di luoghi comuni e personaggi a cui difficilmente ci si può affezionare. Non è scritto male, eppure è privo di identità, non ha quella forza che avrebbe dovuto sprigionare nelle battaglie e nei dialoghi e si accosta pericolosamente alle opere per ragazzini che spopolano adesso, fra giovani importanti che non conoscono il proprio passato ed altri che combattono con tutto quel che hanno per farsi strada nel futuro.
C'è stato un anno in cui, provando a pubblicare il mio romanzo, ebbi l'occasione di conoscere ed incontrare la Troisi: non lo feci, al di là degli eventi che me lo impedirono, soprattutto perchè ero più interessato al suo successo che alla sua opera.
Non voglio denigrare un'autrice italiana che, per sua fortuna, è riuscita a spopolare alla grande ma, limitandomi ad esaminare la sua opera, posso dire di trovarla scarna, adolescenziale e sprigionante una spiacevole sensazione di voler far breccia nel cuore dei lettori piuttosto che provare ad avere una storia da raccontare e che rimanga nella testa, risultando priva di comunicazione e poco tangibile.
Non ricordo il nome di un solo personaggio, una vicenda, un luogo, un territorio, un'attenzione particolare per qualche descrizione, nulla. Ricordo soltanto che, anche all'età in cui lo lessi, faticai a raggiungere la fine.
I miei voti sono quindi forse troppo generosi in alcuni ambiti, poco generosi in altri, ma questo romanzo non mi ha lasciato nulla di impresso, lo avevo completamente dimenticato nella libreria e l'unica cosa che mi piace è la copertina. Se ciò non dovesse bastare, dopo aver letto in questi giorni Brooks e Nicholls, trovarci stampato sopra il marchio "best sellers" mi lascia alquanto perplesso. A distanza di tanto tempo, se una parte di me stesso magari ancora se lo ricordava, mi ha sorpreso parecchio.
Consiglio questo romanzo a chi cerca storie adolescenziali abbastanza godibili, scritte in maniera normale, non troppo scorrevoli ma comunque poco impegnative, con qualche personaggio magico sparso qua e là e un paio di spunti alla "Harry Potter". Ben pochi sono invece gli spunti alla "Signore Degli Anelli" e, chi fosse appassionato di fantasy fatti come si deve, con descrizioni minuziose, personaggi corposi e storie affascinanti, stia lontano da questa saga, altrimenti finirà per comprare un libro da riempimento senza interessarsi neanche alla fine della storia.
Specifico ancora di averlo letto molto tempo fa, quindi voti e recensione potrebbero rivelarsi molto azzardati, ma lo ripeto ancora: un libro che non lascia traccia nel cuore, specialmente se si tratta di un fantasy, non può ottenere giudizi migliori.