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LA MORTE DAL VOLTO ANGELICO
Prima di iniziare, voglio dire che ho letto il libro in formato files, quello che la scrittrice ha pubblicato e non quella della Nord.
La mia precisazione è per mettere in evidenza come sia molto più bello e coinvolgente leggere un libro in formato cartaceo rispetto a quello in files e forse è per questo che non sono riuscita appieno a farmi trascinare dalla storia.
La scrittrice usa molti paragoni rendendo talvolta la frase asfissiante tanto da farmi girare la testa: era come se fossi in un vortice che non mi dava pace, rendendo la lettura pesante. Paragrafi e paragrafi nel descrivere le stesse sensazioni, emozioni e domande ripetute quasi all’infinito.
Non voglio criticare anzi sono orgogliosa che una ragazza italiana sia riuscita nel realizzare il suo sogno ma forse, come ho letto in alcune interviste, questo romanzo era ancora acerbo, grezzo tanto che doveva essere levigato con fervore per farlo brillare. Spero che la casa editrice l’abbia fatto. Dovrei leggere la loro versione, con le loro correzioni ma purtroppo non ne sento il bisogno. Ogni volta che posavo il mio lettore non avevo quella necessità di riprenderlo per continuare la lettura e questo è un brutto segno. Mi è mancato l’incanto di essere tra loro, di respirare la loro stessa aria, di restare in apnea nei momenti di pericolo e mi rimaneva difficile vedere l’ambientazione. Tutto mi sfilava davanti senza toccarmi … eppure il loro amore doveva elettrizzarmi. Cosa non ha funzionato?
Penso che la storia non doveva essere raccontata alcune volte da Evan: lasciare nell’oscuro il lettore è sempre motivo per indurlo a farsi domande, a renderlo schiavo della lettura. Sapevo già cosa pensasse, sapevo i suoi piani dunque mi sentivo annoiata quando Gemma viveva il tutto sotto un’altro punto di vista, travisando i fatti e talvolta mi innervosivo nel leggere quanto fosse cieca e avrei voluto scaraventare il mio lettore il più lontano possibile da me.
La storia d’amore impossibile tra l’Angelo Evan e la studentessa Gemma inizia un giorno come tanti nel bosco, dove i due si ritrovano a fissarsi a vicenda con stupore ed incanto tanto da mandare su di giri i due per motivi che nessuno dei due riesce a comprendere: Gemma non dovrebbe vedere Evan nella sua natura di Angelo e non dovrebbe neanche percepirlo nei suoi sogni. Perché lei è diversa? L’ossessione di Gemma per Evan è subito palese tanto che lo sente ovunque , intorno a se, nei suoi pensieri: la sua voce vellutata le sfiora la mente in continuazione rendendola pazza. I due si studiano a vicenda per giorni, pochi contatti, poche parole fino ad una mattina, in cui Evan le salva la vita. La storia se prima era calma ora si velocizza arricchendosi di momenti di pericolo e personaggi.
Il libro è strutturato in modo che abbia una sua fine quindi, si potrebbe anche non leggere il seguito se non se ne è interessati senza rimanere in sospeso. Il mio consiglio – anche se non l’ho letto- è quello di leggere la versione della casa editrice della Nord e nel sperare che abbia lavorato per migliorarlo.
Indicazioni utili
- sì
- no