Dettagli Recensione
Bello, ma... (Spoiler)
Questo terzo capitolo di Black Friars è strano. Mi spiego meglio: mi è piaciuto molto, ma ha qualcosa che non mi convince del tutto.
Il punto principale del libro sono i nuovi personaggi e le nuove avventure. La protagonista, qui, passa da Eloise a Sophia, da Axel a Gabriel, che nel primo volume sono stati quasi delle comparse. Abbiamo un sacco di nuovi personaggi, come Fay e Alexandria, madrina Lala e madrina Marta; veniamo a conoscenza di nuovi, interessanti retroscena che riguardano la rivolta e ci immergiamo nel mondo di Altieres, cosi superstizioso e legato ai vecchi culti religiosi (ma non per questo meno reali).
L'autrice sceglie di narrare il mondo di Black Friars, non i suoi protagonisti. Proprio in virtù di questo fatto, può cambiare i protagonisti di ogni libro, per raccontare meglio gli avvenimenti che li legano indissolubilmente ai fatti avvenuti quasi 20 anni prima. Tuttavia, mi ero affezionata moltissimo ad Eloise e ad Axel, ho fatto fatica ad accettare questo cambio di piano, per quanto ne comprenda le ragioni.
Per il resto, stile ottimo, ancora migliorato rispetto ai due capitoli precedenti e contenuto notevole, con una storia nuova, a dispetto del fatto che è il terzo capitolo di una saga (e ci si aspetterebbe un peggioramento, che non c'è). Troviamo, infatti, una Sophia alle prese con la sua nuova identità, che cerca di ambientarsi in un regno che non è il suo, che ha abitudini che non le sono mai appartenute. Tutto questo con la sua storia d'amore sullo sfondo... e anche parecchie scene divertenti. Insomma, secondo me, se la cava brillantemente!
Eccezionale, poi, Bryce nei panni del tutore della principessa, che fa ridere e a volte anche pensare.
Ovviamente, è una lettura estremamente piacevole, per cui però serve concentrarsi per non perdersi nulla. Non sono 5 stelle, ma lo saranno con il quarto volume, ne sono certa!