Dettagli Recensione
Serie "Black Friars" vol. 0 (prequel)
Se dalla lettura del primo libro (l'Ordine della spada) ero rimasta affascinata dall'ambientazione, dall'atmosfera gotica, dall'originalità senza limiti e dal grandissimo potenziale della storia, rimanendo però un pochino titubante per la difficoltà ad addentrarmi nella trama e per lo stile di scrittura un po' troppo barocco e ridondante che più e più volte faceva perdere il senso delle frasi, la lettura di questo secondo libro (secondo per pubblicazione, ma da collocare cronologicamente prima essendo un prequel) mi ha completamente conquistata!!!
In "Black Friars - L'ordine della chiave" ci ritroviamo infatti a fare un salto indietro nel tempo di cinque anni rispetto al libro precedente. Questa volta il protagonista del romanzo sarà Axel, mentre Eloise, avendo ancora 15 anni, farà solo delle brevi comparsate perché non ancora scholara.
Leggere questo libro è stato come ritornare in un luogo meraviglioso e riassaporare nuovamente tutte le piccole sfumature visive e olfattive che quel luogo ha da offrire. Io amo i romanzi fantasy, ma il più delle volte ne rimango delusa perché non riescono a suscitare in me nessun fascino. Invece questa trilogia della De Winter ha moltissimo fascino. Questo È fantasy. Questa è la prova che il fantasy made in Italy esiste ed è anche migliore della stragrande maggioranza dei fantasy scritti da autori stranieri.
La storia è stupenda, evocativa, originale, densa, tenebrosa, fiabesca, gotica, ambientata in un mondo di fantasia che possiede al suo interno un meltin pot di elementi di epoche diverse. Dal medievale all'ottocentesco, con degli accenni paranormali e misteriosi da mettere i brividi. In questo romanzo in particolare la componente oscura si sente moltissimo, i fatti narrati oscillano sempre tra sogno e realtà, sembra di leggere avvolti dalla nebbia, una sensazione stranissima. Ma con questo non voglio dire che la storia sia confusa o difficile da capire, anzi, il contrario. Ho infatti trovato più difficile da capire il romanzo precedente, mentre in questo è stato tutto più chiaro. Un grande merito va anche attribuito allo stile di scrittura, migliorato e più scorrevole. La scrittura di Virginia De Winter rimane sempre unica e poetica, ma qui risulta meno ridondante, secondo me è calibrata meglio, è stata sfoltita e alleggerita, ma senza intaccare il particolarissimo stile che la contraddistingue. Le pagine scorrono più fluide e il piacere della lettura si acuisce.
Quando un libro mi piace così tanto mi riesce difficile scrivere una recensione che gli renda giustizia, le cose da dire sarebbero molte, ma nella mia mente si affastellano le une sulle altre e non trovano la giusta via d'uscita. Sappiate solo che per me "Black Friars- L'ordine della chiave" è stato un romanzo meraviglioso che non manca di stupire ed appassionare, una lettura indimenticabile!
Apro una parentesi sull'ordine di lettura della trilogia: avendo avuto la possibilità di scelta su quale ordine seguire ammetto di essere stata molto in dubbio se iniziare la lettura in ordine di pubblicazione o se invece partire dal prequel. C'era chi mi consigliava di fare in un modo e chi invece mi consigliava di fare nell'altro. Ho poi deciso di riservare il prequel come seconda lettura e tuttavia se qualcuno adesso mi facesse la stessa domanda non saprei davvero cosa consigliare.
Rispettando l'ordine di pubblicazione c'è di buono che questo prequel l'ho affrontato già pienamente consapevole dei personaggi che vi avrei trovato e delle dinamiche che intercorrevano tra di loro. Non mi sono sentita disorientata, non mi sono sentita un'intrusa nella storia (come molti che invece hanno iniziato la trilogia da questo romanzo hanno detto di sentirsi) e sono riuscita a assaporarmela in pieno. D'altro canto però... devo confessare che ho invece avuto una sensazione di spaesamento nella lettura del primo romanzo (l'Ordine della spada). In pratica è come addentrarsi in un vicolo cieco: ci sono state infatti parecchie cose nel precedente libro che non mi sono state del tutto chiare, e che volutamente ho dovuto tralasciare di capire; ci sono stati personaggi saltati dal nulla che ho dovuto imparare a conoscere, ma che sono stati introdotti troppo in fretta; e inoltre ho iniziato a capire a pieno le dinamiche della storia solo verso metà libro. Questo sicuramente non sarebbe accaduto se avessi iniziato la lettura del prequel e ora che l'ho letto la forte tentazione sarebbe di rileggere nuovamente "L'Ordine della spada" per riuscire finalmente a capirlo del tutto (ma con tutti i libri che mi attendono rileggermi nuovamente 700 pagine fitte fitte di descrizioni non mi alletta proprio). Quindi la verità è questa: sia che iniziate la lettura dal prequel, sia che la iniziate dal vol.1, il primo libro che leggerete tra i due vi darà sempre la sensazione di disorientamento. Non esiste un ordine giusto.
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Sai che avevo messo un post sul Gruppo Fantasy per chiedere lumi sulla saga, ma nessuno sapeva dirmi niente? Finalmente una recensione ILLUMINANTE!!! Io li ho tutti e tre, ma ero indecisa da che volume partire: ora mi pare di capire che devo partire dal prequel. Grazie mille
Tieni presente che "L'ordine della spada" è il libro più complicato, perché scritto in maniera parecchio difficile rispetto agli altri due che sono più scorrevoli e potrebbe essere una botta leggerlo dopo il prequel, però cioè... l'ordine giusto come ho detto non esiste e un senso di smarrimento lo si ha sia iniziando dal prequel che iniziando dall'altro, quindi, boh, tornassi indietro proverei a partire dal prequel pure io.
Come ho detto non saprei... io ho iniziato dal primo, ma secondo me iniziando dal prequel si capisce di più. Certo che i personaggi sono introdotti bruscamente in entrambi i casi. E' comunque una serie da leggere con concentrazione.
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