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L'ERIN BROCKOVICH FANTASY
A Malva, città fascinosa e retromoderna popolata dagli uomini, avvengono strani omicidi. Sotto il suolo, a pochi metri dal benessere e dallo splendore, pulsa una vita del tutto diversa, quella dei Drow, schiavi sottomessi, obbligati a lavorare per appagare i bisogni degli abitanti di superficie.
Da qui parte il racconto di Telkar, un mezzosangue (figlio di una donna violentata da un Drow) che, come tutti gli umani, ripudia il mondo Drow in ogni sua forma. Mondo che però scorre anche nelle sue vene …
L’idea della Troisi è davvero interessante, rimescola infatti in chiave fantasy alcuni dei problemi che affliggono la nostra società. Problemi quali la paura del diverso, spinta quasi al razzismo, l’inquinamento e gli eco-disastri commessi dalle grandi industrie, i quali si ripercuotono poi con conseguenze devastanti sulla salute della gente.
Il libro è davvero breve e, forse per scelta della stessa autrice, molte questioni e passaggi narrativi sono poco più che accennati, così come manca la caratterizzazione della maggior parte dei personaggi, togliendo in questo modo un po’ di sostanza alla storia.
“I Dannati di Malva” è tuttavia un tentativo ben riuscito di parlare di problematiche sociali/etiche a noi vicine usando un genere dove solitamente il male è rappresentato da “un nemico a cavallo di un drago” (attenzione dico questo premettendo che quest’ultimo è un genere che io adoro … ).
Che dire quindi? Se volete leggere un fantasy diverso dal solito o se conoscete la Troisi solo per le sue opere legate al “Mondo Emerso” o “La Ragazza Drago”, provatelo. Se invece siete puristi e fanatici delle belle e classiche fantasy story, beh … dateci un occhio comunque.