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Vorrei essere un cartone animato!
 
Vorrei essere un cartone animato! 2012-07-25 16:32:59 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    25 Luglio, 2012
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Una favola per tutti

Ho conosciuto Giuseppe Gambini nel corso di una premiazione del Concorso Letterario L’Arcobaleno della vita, di cui era uno dei giurati. Gentile, disponibile, ho poi avuto modo di leggere la sua produzione letteraria (una delle sue passioni, insieme con il teatro), costituita soprattutto da poesie introspettive o di impegno civile, che evidenziano una sensibilità innata, oltre a sentimenti espressi con naturalezza, perché non costruiti, ma propri dell’autore.
Vorrei essere un cartone animato! rappresenta la sua prima opera di prosa date alle stampe, anche se Gambini risulta presente in molte antologie con poesie e racconti.
Premetto subito che ci troviamo di fronte a una favola, a carattere didascalico, e perciò non solo destinata ai più piccini, ma anche appetibile agli adulti.
Per quanto ovvio, la fantasia domina, quella fantasia che sembra assente in molti bambini, già condizionati dalla TV oppure ingozzati di giochi elettronici che non lasciano spazio a una libera visione delle cose. La lettura diventa sempre più rara, mentre cresce un indottrinamento che, privando della libertà di immaginare autonomamente, li rende abulici, disinteressati e sostanzialmente già infelici.
Questo libro vuole proporre un recupero della fantasia, finendo indirettamente con il diventare una guida per riappropriarsi della innata capacità di creare e immaginare secondo la propria inclinazione, contribuendo quindi a quella formazione educativa che troppo spesso i genitori lasciano ad altri, non sempre disinteressati.
Se è questo il modo – e lo è – di ritrovare in noi un po’ di creatività, liberandoci dall’ossesso di acquisire supinamente tutto ciò che ci viene propinato, si potranno aprire nuovi e ampi spazi mentali, tali da riuscire a distinguere fra la falsa e la vera cultura, un beneficio affinché i bimbi di oggi possano essere domani uomini liberi di costruire la propria vita, perché, senza accorgersene, l’hanno prima immaginata, con l’autonoma visione di ciò che è scritto, e allora il contributo di questa favola, riletta da adulti, sarà rilevante, la conferma che per crescere ognuno deve e può dare il bene più prezioso che è in lui dalla nascita: la creatività.
Da ultimo, un mio suggerimento: leggete questo libro con i vostri bimbi, ascoltate le loro sensazioni, esprimete le vostre, in un dialogo in cui i benefici della fantasia saranno reciproci.

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