Guida galattica per gli autostoppisti
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Stelle, navicelle, numeri e niente panico
Tutto ci si può aspettare da questo titolo tranne che iniziare con l'immagine riflessa nello specchio del bagno di Arthur, delle ruspe gialle pronte all'opera di demolizione della sua casa. Nella piccola vita di Athur Dent questo rifugio, la sua tana va demolita per ordine del comune deciso a costruirci una superstrada ultra efficiente ed imprescindibile per la società. Il diretto interessato nulla ne sapeva malgrado i documenti della Pubblica amministrazione fossero a completa disposizione in cantine sperdute ed anfratti umidi di remoti palazzi fatiscenti. Ad Arthur non resta che opposi e stendersi sul prato in difesa della sua casa!
Molto semplice fin qui, non fosse che il destino mondiale ha ben altri problemi ancora sconosciuti: sta per essere distrutto da una razza aliena, anzi, sta per essere disintegrato.
L'annientamento della Terra è previsto perché le rotte intergalattiche, guarda a caso, devono transitare proprio sulla retta che incrocia il nostro pianeta innocuo.
Conosciamo in estremis certo Ford, un essere alleno dalle fattezze umanoidi che per 15 lunghi anni è stato recluso sulla Terra, tutto conosce dell'avvento imminente dei Vogon ed è deciso a salvare l'amico Arthur!
L'avventura ha inizio dopo una rapida ed intensa bevuta di birra! La Galassia non può aspettare oltre.
Per affrontare il viaggio nelle stelle c'è un supporto che non può mancare, la Guida galattica per gli autostoppisti, una sorta di computer portatile con risposte, notizie, curiosità su mondi, stelle, forme di vita, forme nebulose intelligenti o barbarie e chi più ne ha più ne metta, un'enciclopedia che però non è aggiornata. Il prode Ford munito di questo splendido aggeggio di viaggio vuole proprio scoprire per aggiornare e sviluppare una nuova versione duttile per chi come lui si getta nel tempo e nello spazio stellare. La guida è per garantire al viaggiatore una soluzione antipatico per situazioni.... Non attese!
Certo l'avventura è ben traumatica per Arthur che prima di concepire l'accaduto inizia a conoscere strani esseri, navicelle, forme bizzarre e scorbutiche di alieni. Tutto è di più in queste coincidenze, pianeti e misteri su quanto sia importante l'asciugamano e quando la sapevano lunga i delfini! Un vortice di stramberie, non sens, risate ed ironie soprattutto nella prima parte del libro! Si ride sicuramente tra il presidente della Galassia ed il furto della Cuore d'oro. I protagonisti si aggiungono ad una combriccola e rischiano più volte la morte, fare l'autostop non è attività senza rischi anche nelle stelle.
Sembra di essersi persi, si, smarriti in mondi lontani ma forse non troppo distanti dalle stranezze alle quali tutti i giorni noi esseri umani diamo sfoggia di possedere, ogni mondo è paese! Cosa ne sappiamo dei super poteri amministrativi che regnano nella sperduta galassia e le trame che incombono tra una navicella e l'altra? Cosa ne sappiamo dell'origine di tutto, del perché è del per come? Ma soprattutto cosa significa "42"! Troppe domande per la mente di Arthur e di tanti altri intenti ad arrancare e salvarsi la pelle dai futili accadimenti che poi, alle volte, sono poca cosa se paragonati al tutto.
L'uomo che pensa di essere superiore e saperla lunga rispetto ai topi che sono cavie ma chi sarà la cavia di chi? Semplice la risposta, basta munirsi della Guida galattica, pronti per non farsi assalire dal panico e soprattutto con un asciugamano a portata di mano (e qui non voglio spoilerare)!
Primo libro di questo autore, lettura di fantascienza. Situazioni che corrono al ritmo galattico. Scrittura che si adatta a questo stile, elenchi, numeri, colori e metalli e molto altro. Certi tratti, soprattutto nella seconda metà del racconto, sono un po' meno coinvolgenti a mio parere ma nel complesso è un viaggio da leggere a cuor leggero e con lo spirito giusto. Sorriso per il lettore ed ironia sono garantiti!
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42
La più pazza e sconclusionata storia di fantascienza mai realizzata.
Fantascienza con la F maiuscola, molto molto Fanta e poco poco scienza!
La terra deve essere distrutta per far spazio ad una superstradaspaziale, così comincia la comica fanta-avventura dello sfortunatissimo Arthur Dent e del suo amico alieno Ford Prefect.
Ritmo veloce e situazioni paradossali, scenette da comiche e personaggi impossibili, tutto l'impossibile e l'inimaginabile ma anche tutto ed il contrario di tutto.
C'è poco da commentare, conviene prendere il libro, una sera libera e leggerselo tutto d'un fiato, senza alcuna aspettativa ma solo con la voglia di una lettura leggera e diversa... Moooooooolto diversa!
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ZAPHOD É UN MITO
Da anni avevo la Guida galattica per gli autostoppisti sulla mensola della mia libreria e finalmente ho deciso di fare conoscenza del famoso Douglas Adams.
La guida è in realtà la storia strampalata di Ford Prefect e Arthur Dent, un alieno e un umano che si ritrovano in bizzarre avventure nell'universo.
Aldilà della trama che è assurda ma comunque procede con un filo logico, quello che diverte di questo racconto spaziale sono le avventure dei protagonisti nei vari pianeti e navicelle spaziali. L'incontro con Zaphod Beeblebrox, ex presidente dell'universo, da inizio a dialoghi davvero divertenti e demenziali e secondo me questo è il personaggio migliore del romanzo.
La guida galattica si presenta come un romanzo di fantascienza fantastico ma in realtà dei soliti libri ha ben poco, è unico nel suo genere perché diverte e scorrevole e strappa più di un sorriso a chi lo legge.
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Una bomba di fantascienza!
Come al solito, partiamo dal principio: chi è questo Douglas?
Il suo nome per intero sarebbe Douglas Noël Adams, un nome dal sapore natalizio, non trovate? Scherzi a parte, costui era un inglese nato nel 1952 e morto, ahimè, nel 2001 (a soli 49 anni) a seguito di un attacco cardiaco. Da piccolo non si interessò fin da subito alla letteratura, infatti il suo fascino per la scienza prevalse fino a che un professore lo convinse a dedicarsi alla scrittura a seguito di un ottimo risultato in un compito. Nel 1974 ottenne il Bachelor of Arts, e più tardi la laurea di secondo livello in Letteratura Inglese al St. John’s College. Inizialmente si dedicò alla scrittura e contribuì anche alla stesura del 45º episodio di Monty Python’s Flying Circus. Lavorò per la BBC curando soggetto e copioni per la serie Doctor Who ma la sua carriera non prese il volo: le sue opere non erano in linea con lo stile dell’epoca.
Passato un periodo di depressione si riprese e si dedicò anima e corpo alla scrittura ottenendo, dopo varie vicissitudini, un successo incredibile nel 1979 con la pubblicazione di Guida Galattica per gli autostoppisti. A seguito del grande successo pubblicò quattro sequel: Ristorante al termine dell’Universo, nel 1980; La vita, l’universo e tutto quanto, nel 1982; Addio, e grazie per tutto il pesce, nel 1984; Praticamente innocuo, nel 1992. Tra le altre opere da lui scritte, una in particolare è la serie di due libri sull’investigatore privato olistico Dirk Gently.
Guida galattica per gli autostoppisti è il primo libro di una serie di 6 (uno uscito postumo) che deriva dall’adattamento delle prime quattro puntate della serie radiofonica omonima scritta e prodotta da Douglas in persona. La serie radiofonica ed il romanzo ebbero tanto successo anche grazie ad una loro particolarità: sono state le prime opere ad inaugurare il filone della fantascienza umoristica.
La storia del nostro protagonista Arthur Dent, inizia con la demolizione della sua casa. Essa, infatti, si trova proprio dove dovrà passare la nuova superstrada. L’unica cosa che ancora Arthur non sa, è che anche la Terra stessa si trova proprio dove dovrà passare la nuova superstrada…galattica. Manca poco più di mezz’ora alla distruzione del Pianeta quando appare il suo amico Ford Prefect. Egli non è un semplice umano, in realtà è un alieno originario della stella Betelgeuse e va a trovare l’amico proprio per portarlo in salvo. All’ arrivo della flotta di astronavi dell’Ente Galattico Viabilità Iperspazio, Ford farà imbracciare un asciugamano ad Arthur e scroccherà un passaggio da una delle navicelle giunte per far implodere la Terra. I due si salvano e Ford mostra la Guida Galattica per gli Autostoppisti ad Arthur, in modo da fargli capire cosa stesse succedendo. Questo incredibile manuale di sopravvivenza nello Spazio non è in forma cartacea, bensì un eBook Interattivo che risponde alle domande che gli vengono poste. Oltre ad essere una bussola infallibile, esso ha anche due caratteristiche fondamentali:
- costa poco;
- reca stampate, a grandi lettere amichevoli sulla copertina, le parole “DON’T PANIC”.
Arthur verrà trascinato in incredibili avventure ai confini dell’Universo, accompagnato da personaggi alquanto bizzarri come Zaphod Beeblebrox (vecchio amico d’infanzia di Ford ed ex Presidente della Galassia), la terrestre Tricia McMillan (chiamata Thrillian dal suo fidanzato Zaphod) ed il robot Marvin. Quest’ultimo in particolare è perennemente depresso e catastrofista perché è stato dotato di CPV (ossia Caratteristiche da Persona Vera).
Non mi inoltrerò nella trama perché mi sono già dilungata troppo, spero di avervi stuzzicato almeno un po’ la curiosità!
Secondo il mio modesto parere, questo libro e la serie per intero, è qualcosa di geniale e assolutamente imperdibile anche per coloro i quali non sono amanti del filone fantascientifico. Sarò breve e concisa mettendo in chiaro perché, secondo me, va letto:
La storia è coinvolgente fin dal principio e credetemi, non è la classica storiella dove il Mondo viene distrutto ed è tutto molto triste. Il bello viene proprio dopo la rapida distruzione del pianeta Terra ed è tutt’altro che triste o noioso;
I personaggi sono pazzeschi, ben delineati e con un ruolo ben preciso nella storia.
La fantascienza è qualcosa di astratto già di suo, immaginatevi un romanzo che la rende addirittura comica!
Douglas è un eccellente narratore, supponendo di aver letto una traduzione piuttosto accurata del romanzo originale, non si può negare che esso sia scorrevole e leggibilissimo.
Tutta la storia è arricchita da genialità varie tra cui la stessa Guida Galattica, il Motore ad Improbabilità Infinita e molto altro.
Oltre alla componente di intrattenimento, non mancano i piccoli spunti di riflessione che sono legati alla ricerca della “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto“. L’uomo si è sempre posto la domanda fondamentale senza trovare una risposta precisa, perché? In fondo è logico: come possiamo trovare La Risposta, se in realtà non sappiamo nemmeno La Domanda? ????
È impossibile non immaginare l’universo con le sue bizzarrie mentre lo si legge. Stimola la fantasia.
È comico e grottesco, un mix micidiale ed irresistibile.
Alla fine del libro vorrete anche voi la vera Guida Galattica per gli Autostoppisti, fidatevi.
Adatto a tutte le età a partire dalla magica adolescenza.
Ottimo libro anche per il lettore “occasionale” che sfrutta il senso della vista generalmente per prendere sonno.
Non credo di aver altro da aggiungere, buona lettura!
Ps: consiglio vivamente di guardare anche l’omonimo film, è divertentissimo e molto fedele ai romanzi!
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Don't panic!
«È un fatto importante, ancor che comunemente noto, che le apparenze molto spesso ingannano. Per esempio, sul pianeta terra, l'uomo ha sempre pensato di essere la specie più intelligente del pianeta, quando invece era la terza. Secondi in ordine di intelligenza: i delfini, i quali, alquanto singolarmente, erano a conoscenza da tempo dell'imminente distruzione del pianeta terra. Avevano tentato più volte di avvertire l'umanità del pericolo, ma i loro segnali venivano interpretati come simpatici tentativi di colpire il pallone o fischi per ottenere succulenti bocconcini. Così alla fine decisero di lasciare la terra coi loro mezzi. L'ultimo messaggio in assoluto venne interpretato come un incredibilmente sofisticato tentativo di doppio salto mortale rovesciato nel cerchio fischiando l'inno americano, ma in realtà il messaggio era questo: "addio e grazie per tutto il pesce"».
Se siete amanti della fantascienza classica avvicinarsi al mondo creato da Douglas Adams è il modo migliore per mettervi alla prova, per conoscere di un qualche cosa di assolutamente inusuale e che di conseguenza può piacere come non. Una sensazione di apparente caos è infatti quella che colpisce il lettore sin dalle prime pagine del racconto. Tutto ha inizio da un disguido, un ordine di revoca non giunto per tempo a cui segue l’inevitabile distruzione della Terra. Ford Perfect, abitante del Pianeta Blu ma in realtà originario di Betelgeuse, sentito il campanellino d’allarme ben decide di fuggire portando con sé quello che forse sarà l’ultimo terrestre della storia; Arthun Dent.
E fra presidenti galattici dediti allo scandalo, extraterrestri imbarazzanti, robot depressi, potenti topi e chi più ne ha più ne metta, il racconto prende campo e si sviluppa nei suoi 5 libri in modo diverso e con un differente grado di piacevolezza. Se infatti i personaggi si fanno da subito apprezzare, colpendo chi legge sin dalle prime battute – e considerate che l’intreccio narrativo si sviluppa tra eventi l’uno più assurdo e surreale dell’altro – con il proseguire dei capitoli, ahimé le perplessità aumentano. La confusione iniziale non solo accresce, ma vuoi perché l’argomento è vasto, vuoi perché nell’irrazionale ha rischiato di perdersi lo stesso autore, irrimediabilmente una è la domanda che inizia a far capolino nella mente dell’esploratore, ovvero; dove vuoi andare a parare caro Adams?
Comunque, la Guida resta una serie piacevole seppur non indimenticabile, dove il suo essere “fuori dagli schemi” è al tempo stesso il suo lato positivo nonché negativo. O si ama, o si odia. Una cosa è certa, se come me siete abituati ad Asimov, Bradbury, Philip K. Dick e tutti gli altri guru della fantascienza, non sarà facile per voi farvi catturare da questo universo strettamente ai confini del fantasy. Forse è il linguaggio che non mi ha particolarmente coinvolta, o forse semplicemente sono io a non essere riuscita a mettermi in linea d’onda con Douglas ma a distanza di molto tempo dalla sua lettura, a tutt’oggi persistono in me le perplessità che riscontravo al momento della prima scoperta dell’opera.
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- sì
- no
42 (e ricordatevi l'asciugamano!)
Guida Galattica per gli autostoppisti – Douglas Adams – 1979
"Una delle cose che Ford Prefect aveva sempre trovato difficile comprendere a proposito degli umani, era che questi avevano il vizio di affermare e ripetere cose assolutamente ovvie, come risultava evidente da frasi quali Che bella giornata! O Come sei alto! O Oddio, mi sembra che tu sia caduto in un pozzo profondo nove metri: ti sei fatto male?
In un primo tempo Ford si era fatto una sua teoria per spiegare questo strano comportamento. Aveva pensato che le bocche degli esseri umani dovessero continuamente esercitarsi a parlare per evitare di rimanere inceppate. Dopo avere osservato e riflettuto alcuni mesi, Ford aveva abbandonato questa teoria per un’altra. Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, corressero il rischio di cominciare a far lavorare il cervello."
Basterebbe questo accorato stupore, da parte di un alieno, per il vezzo, del tutto umano, di "ribadire l'ovvio" per indurre alla lettura della Guida Galattica per gli Autostoppisti del mai abbastanza compianto Douglas Adams.
Una storia assolutamente amabile e difficile da raccontare, alla base della "Guida Galattica".
Come nella migliore tradizione dell'umorismo inglese (penso a Jerome Kapka Jerome) un viaggio è il pretesto per farci ridere, sorridere ed anche un poco riflettere.
Per un disguido (anzi, per il mancato arrivo in tempo di un ordine di revoca) la Terra viene distrutta e Ford Perfect che viveva sulla terra, ma in realtà veniva da Betelgeuse, riesce a mettersi in salvo e a portare con sé un suo amico terrestre, Arthur Dent.
Fra presidenti galattici che hanno come fondamentali qualità di provocare scandali perché il loro compito " non è di esercitare il potere ma di stornare l'attenzione della gente dal potere stesso",
extraterrestri imbarazzanti perfino per le forze dell'evoluzione ed appassionati di poesia, robot depressi, sfortunati cetacei e potentissimi topi, scopriamo che non tutto è perduto e che l'universo si può esplorare senza spendere cifre eccessive.
Basta avere una guida ben fatta!
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Hitchhiker's Guide to the Galaxy
"Non fatevi prendere dal panico." Non sarebbe rassicurante avere tra le mani un libro con queste parole in copertina? Cosa importa se questo libro dovesse contenere milioni di pagine di informazioni riguardanti i sistemi più remoti dell'universo? Cosa importa se in tutte quelle milioni di pagine le uniche parole che riusciremmo a capire riguardanti il nostro caro pianeta sono soltanto: "Praticamente innocuo"? Personalmente il solo dare uno sguardo a quella copertina mi darebbe la forza di sconfiggere nemici temibili come dei topi super intelligenti e fronteggiare la fine del pianeta Terra. Un pò come capita ad Arthur Dent e Ford Prefect.
"La Guida Galattica per gli autostoppisti" ci rende infatti partecipi dell'avventura di questi due personaggi, il primo un quantomai ingenuo terrestre, il secondo un autostoppista che ha girato nei meandri dell'universo facendo appunto l'autostop e orientandosi grazie a quel magnifico strumento che è "La Guida galattica per gli autostoppisti", fantastica opera che fa dei suoi punti di forza la copertina più rassicurante della letteratura universale, ma soprattutto contiene tutte le informazioni per girare la galassia con meno di 30 dollari Altariani al giorno! Ford Prefect è però rimasto bloccato sul pianeta Terra per ben 15 anni, facendo amicizia con il tonto Arthur. Tutto cambia nella loro vita quando i Vogon, razza aliena costruttrice di autostrade galattiche, distrugge il pianeta Terra perchè sulla traiettoria della loro nuova strada ipergalattica in costruzione. Paradossalmente sarà salvandosi dalla distruzione della Terra, grazie al Sub-eta Sensomatic, che inizieranno i guai per i nostri quanto mai semplici e particolari eroi, che si ritroveranno a viaggiare negli angoli remoti della galassia a bordo della Cuore d'Oro, una nave a propulsione di improbabilità, facendo la conoscenza di un alieno a due teste, Zaphod Beeblebrox, dell'umana Trillian e del depressissimo quanto mai simpatico robot Marvin.
Quando avete letto "Sub-eta Sensomatic" oppure "propulsione di improbabilità", alcuni di voi avranno probabilmente pensato cosa diavolo stessi dicendo o magari si staranno chiedendo se in questo momento io sia ubriaco, beh, potrete capirlo solo leggendo questo libro.
La Guida galattica è un libro esilarante, non ho mai smesso di ridere, da quando ho letto la trama sul retro del libro, fino a quando lo ho chiuso. Sto mentendo. Continuo a ridere anche ora che scrivo questa recensione e ripenso alla reazione di Arthur quando si rende conto che tutti i McDonald's sono stati distrutti. Credo che anche io avrei una reazione simile in tale situazione. La scrittura di Douglas Adams è davvero comicità pura e davvero unica. E' difficile trovare libri del genere, che ti facciano ridere spontaneamente, e Douglas Adams ci riesce in modo naturale, talvolta scrivendo cose che non hanno alcun senso, ma hanno un non so che di spassoso. Mentre leggevo pensavo: "Ma come diavolo gli vengono? E' un pazzo genio!" Forse talvolta si dilunga un pò troppo nei vaneggiamenti o nei dettagli, ma non è mai pesante.
La "Guida galattica per gli autostoppisti" vi regalerà un viaggio esilarante nell'infinito e variegato universo e, ricordate sempre, con meno di trenta dollari Altariani al giorno! Se non capite qualcosa di quello che leggerete in questo libro, non sentitevi stupidi, piuttosto ricordate sempre che alla fine dei conti siamo solo la terza specie più intelligente della Terra, dopo i topi e i delfini. E se a volte pensate che la vostra vita non abbia senso, la risposta a tutto è... 42!
Buon divertimento!
Loonquawl: "Quarantadue! Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?"
Computer Pensiero profondo: "La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto è 42. Sì, ci ho pensato attentamente è questa, 42. Certo sarebbe stato più semplice se avessi conosciuto la domanda."
Loonquawl: "Ma era LA domanda, la domanda fondamentale di tutto quanto!"
Pensiero profondo: "Questa non è una domanda! Solo quando conoscerete la domanda comprenderete la risposta."
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Spazio esplosivo!
Un libro che mi sentirei di definire ironico ma con una meditazione introspettiva sul genere umano e di conseguenza su tutti i suoi (e nostri) difetti.
L'autore infatti mette in contrasto la natura dei "terrestri" e la natura degli alieni, il tutto affumicato e condito in una salsa barbecue.
La storia si apre con la demolizione della casa del protagonista per dare modo di costruire la tangenziale del paese, poche pagine dopo invece una flotta aliena distrugge il pianeta Terra per farci passare un'autostrada spaziale!
Non racconterò altri anedotti esilaranti ma vi accennerò solo alcuni personaggi: si va da un supercervellone che deve rispondere alla domanda suprema del mondo, ad un alieno amante della poesia, ai materassi viventi, ad un pesce traduttore universale, ad un robot depresso (capolavoro), e infine varie forme di vita aliena più o meno strampalate.
Una fantascienza molto ragionata, molto divertente e di conseguenza molto piacevole.
Ho visto anche il film ma devo ammettere che il libro è ben altra cosa!
Una frase del libro:
Arthur Dent: Insomma [ride convulsamente] è cosi che va a finire eh? io da solo su un pianeta morto con un maniaco depressivo di robot.
Marvin: E pensi di avere dei problemi? che faresti se fossi tu il robot maniaco depressivo?
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LA GIUSTA FINE DELL'INSOPPORTABILE RAZZA UMANA
Divertente, inimmaginabile, fantastico.
Non avendo profonde conoscenze dei libri e dei vari autori mi son ritrovato,circa 4 mesi fa, ad accompagnare la mia ragazza in libreria (cosa che accade spesso...). Nella lunga attesa mi sono dedicato alla visione di alcuni libri e uno, con una copertina singolare ed un titolo accattivante, ha attirato la mia attenzione "GUIDA GALATTICA PER GLI AUTOSTOPPISTI".
E fu così che iniziai a catapultarmi in questa storia fantastica ed esilarante.
La mente vola vola vola... soprattutto quanto ci sono degli elementi che permettono di fantasticare ancora di più come il pulsante improbabilità infinita il quale, qualora esista, fa credere che ogni istante potrebbe essere quello giusto per trasformare tutto completamente! E chissà se qualcuno lì nello spazio premendolo non possa trovar accoglienza nel nostro pianeta!
Marvin il robottino depresso è fantastico ma il personaggio che mi ha colpito di più è senza dubbio Zaphod Beeblebrox in quanto ha una psicologia apparentemente scontata ma che, invece, nasconde tante aspetti inimmaginabili pronti sempre a far scena. Il libro si rivela fin da subito facile da leggere e movimentato negli eventi.
“Quanto siamo grati al nostro pianeta che, nonostante ci abbia dato tutto, viene ripagato con l’aggressività della devastazione umana? “
”L'uomo è troppo volto a conoscere le proprie origini ed i perché della propria vita non curando il proprio avvenire.”
Queste sono alcune idee su cui il romanzo mi ha fatto riflettere e probabilmente solo quando avremo trasformato la Terra in qualcosa di invivibile, rimpiangeremo irrimediabilmente il vecchio pianeta verde.
Fantasticare è d'obbligo e per uno come me che è cresciuto con la saga di Star Wars la procedura è stata agevolata. Dando un'occhiata alle varie serie e al film uscito da pochi anni mi sono subito reso conto che il paragone non è fattibile con il libro che più riesce nel proprio intento: chiudere gli occhi per far sognare.
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Per chi ama viaggiare con la mente.
Questo è uno di quei libri che riesce a sorprenderti fino all'ultimo capoverso: le avventure di Arthur e Ford (inimmaginabili per chi non conosca la sinossi o abbia letto qualche recensione) sono inarrestabili e irriverenti, avventure che non hanno nulla di "normale". Un libro che riesce a dissacrare le grandi domande dell'uomo insegnando che non è necessario crucciarsi sul proprio futuro ma vivere il presente, l'unica realtà vera. Douglas Adams ha una scrittura piacevole e scorrevole, uno spiccato senso dell'umorismo e ironia da vendere, qualità che si rispecchiano nel (purtroppo) breve romanzo. Consigliato a chi desidera una lettura piacevole, divertente che tra una risata e l'altra riesca a far riflettere.
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Sorseggiando un Gotto esplosivo pangalattico
"La storia di tutte le maggiori civiltà galattiche, tende ad attraversare tre fasi distinte e ben riconoscibili, ovvero le fasi della Sopravvivenza, della Riflessione e della Decadenza, altrimenti dette fasi del Come, del Perché e del Dove. La prima fase, per esempio, è caratterizzata dalla domanda 'Come facciamo a procurarci da mangiare?', la seconda dalla domanda 'Perché mangiamo?' e la terza dalla domanda 'In quale ristorante pranziamo oggi?"
Vi sarà capitato almeno una volta di aver pensato, a lettura terminata, di fronte ad un libro che vi ha particolarmente colpiti: "Diamine, perchè non l'ho letto prima?" Bè a me è successo un paio di volte, l'ultima delle quali dopo aver letto Guida Galattica per Autostoppisti. Il romanzo narra di un certo
Arthur Dent, il quale si sveglia una mattina e scopre che fuori casa sua ci sono delle grandi ruspe gialle. Sono venute per abbattere la sua casa, che si trova proprio nel posto dove dovrà sorgere una autostrada. Il suo amico Ford Prefect lo convince ad abbandonarla perché, in ogni caso anche la terra tra poche ore subirà lo stesso destino. Pare proprio che il nostro pianeta si trovi esattamente nel luogo dove sorgerà un’autostrada iperspaziale. Nonostante lo scetticismoe lo sgomento iniziale di Arthur, i fatti lo indurranno a credere al suo amico. Ford Perfect non è umano, ma un alieno del pianeta Betelgeuse che si sta occupando di aggiornare la “Guida galattica per gli autostoppisti”. I loro vagabondaggi spaziali li porteranno ad incontrare esseri alieni dalle caratteristiche più strane e inimmaginabili, come i Vogon, alieni antipatici ed irascibili burocrati con un’insana tendenza a scrivere orribili poesie.
C'è da dire che Guida Galattica è solo il primo libro di una "trilogia in cinque parti", come è stata definita dall'autore stesso, che comprende inoltre "Ristorante al termine dell'Universo", " La vita, l'universo e tutto quanto", " Addio, e grazie per tutto il pesce" e "Praticamente innocuo". La mia opinione è naturalmente relativa al primo volume della saga, non avendo letto gli altri quattri libri (cosa a cui porrò subito rimedio!!) e potrebbe essere espressa in poche parole: c'è un aggettivo al di sopra di geniale? Questo libro lo meriterebbe in toto a mio parere. E' un incrocio tra fantascienza, non sense britannico, filosofia. E' intelligente, leggero e divertente. Douglas Adams sembra voler dire che nulla è come sembra. L’autore costruisce un intero universo, con tanto di guida generosa di spiegazioni, ricco di personaggi esilaranti e fantasiosi. Un libro che non annoia mai, e che regala immagini surreali quanto spassose. Una su tutte a mio parere è la scena del capodoglio. Non aggiungo altro!!
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Fantascienza?
È un bel problema se rischiate di perdere la casa, ancor peggio se rischiate di perdere la Terra!
E' proprio quello che accade al povero Arthur in questo libro geniale e divertente che approccia la fantascienza in modo del tutto personale, spassoso, demenziale, intelligente e stralunato.
C'è dentro di tutto: filosofia, fisica, antropologia, teologia, cosmologia, psicologia... il tutto mescolato in dialoghi non-sense veramente irresistibili.
Si legge, si ride e si pensa... affiora il sospetto che sotto l'umorismo si celi qualcosa di importante, un pensiero più profondo, l'anelito all'abbraccio di un cosmo che potrebbe davvero contenere tanta altra vita, altra da noi, naturalmente... ma poi una risata interrompe il pensiero e si torna a navigare in un universo in cui gli oggetti più importanti, quelli che non puoi dimenticare, sono il tuo asciugamano e la Guida Galattica, che già in copertina ricorda: “Non lasciatevi prendere dal panico”.
Una sola avvertenza: l'autore è inglese e così il suo umorismo. Se non apprezzate questo tipo di humor probabilmente il libro non vi offrirà tutto il divertimento che promette.
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Una delle cose che Ford Perfect aveva sempre trovato difficile comprendere a proposito degli umani era che avevano il vizio di affermare e ripetere cose assolutamente ovvie, come risultava evidente da frasi quali “Che bella giornata!” o “Come sei alto!” oppure “Oddio, mi sembra che tu sia caduto in un pozzo profondo nove metri: ti sei fatto male?”. In un primo tempo Ford si era fatto una sua teoria per spiegare questo strano comportamento. Aveva pensato che le bocche degli esseri umani dovessero continuamente esercitarsi a parlare per evitare di rimanere inceppate. Dopo avere osservato e riflettuto alcuni mesi, Ford aveva abbandonato questa teoria per l'altra. Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello. Dopo un po' aveva abbandonato anche questa teoria, considerandola eccessivamente cinica, e aveva deciso che in fondo gli esseri umani gli piacevano molto, anche se non poteva mai fare a meno di preoccuparsi e disperarsi davanti alla terribile quantità di lacune che le loro conoscenze presentavano.
[…]
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..vivere nella galassia!
Forse vado un po contro corrente ma avendo valutato la storia nel complesso dopo aver letto tutti e 5 i libri mi sento di non dare pieni voti a questa saga.
IL PRIMO LIBRO E' FANTASTICO ed è quello che mi è piaciuto di più in assoluto!
I personaggi sono bellissimi, arrivi ad amarli alla follia nonostante siano uno più assurdo e surreale dell'altro.
Ti fermi a pensare: se capitasse a me, cosa farei al suo posto?
Bello, l'ho riletto poco fa dopo 2 anni e l'ho ritrovato divertente, scorrevole, surreale e diverso dai soliti libri di fantascienza.
Se potete, leggetelo!!!
Vi chiederete: come mai voti tanto bassi?
Questo giudizio riguarda anche i libri seguenti che mi hanno lasciato un po di "amaro in bocca".
Mano a mano che andava avanti con la saga non capivo dove volesse andare a parare e se tutto ciò avesse effettivamente un senso.
E' come se fosse un argomento troppo dispersivo e quindi, dal secondo in poi, si fosse perso anche lui nella galassia con il suo racconto.
Quando ho chiuso il quinto (a fatica) sono rimasta delusa perchè mi aspettavo molto di più e non ne ero completamente convinta allo stesso tempo.
Douglas Adams è bizzarro e fuori da ogni schema e queste qualità le porta avanti fino alla fine, stupendo il lettore più di una volta, ha una bellissima scrittura facile e fluida ma a volte intervallata da "parolone" tecniche o inventate che fa inciampare il lettore.
Forse sono io che non sono riuscita a connettermi e a trovare quel feeling con lo scrittore, e può essere, forse non ho capito la sua genialità come tutti dicono però non mi sentirei di consigliare gli altri libri.
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- sì
- no
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Non fatevi prendere dal panico!
Spinto dalla notorietà dell'opera e dai commenti spesso entusiastici,mi sono convinto a leggere questo romanzo di fantascienza,pur non essendo un fan del genere.Lo spunto di partenza è piuttosto semplice:Arthur,umano,viene salvato dalla distruzione della Terra dal suo amico Ford,extraterrestre rimasto sul nostro pianeta contro la sua volontà per 15 anni e di cui Arthur non conosce la vera natura,ed insieme iniziano un viaggio emozionante e bizzarro attraverso la galassia.Cos'è la Guida Galattica invece? E' un libro elettronico,di cui Ford è uno dei redattori,che contiene spunti e consigli su come affrontare un viaggio in autostop attraverso lo spazio.
Il romanzo è davvero un piccolo gioiello: pieno di invenzioni,ironia sottile e pungente,personaggi alieni che spesso sembrano più umani degli umani stessi,persino idee su oggetti del futuro che poi sono stati realmente inventati e commercializzati (gli e-book e i display touchscreen!)...A tal proposito,va ricordato che il romanzo è datato 1979,quando il mondo dei computer era appena agli albori...Unica pecca,forse,la non completa caratterizzazione dei personaggi,ma forse in così poche pagine era difficile fare di meglio...
Insomma,consigliatissimo,si legge d'un fiato,diverte e ci trascina in mondi lontani...e sempre senza farsi prendere dal panico! (cit.da Guida Galattica...)
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fantascientificamente parlando
Cosa succederebbe se un giorno vi dicessero di voler demolire la vostra casa per costruire una tangenziale?
Cosa fareste se scopriste che un mucchio di alieni dal pessimo carattere volesse distruggere la Terra per costruirci una nuova strada galattica?
Cosa pensereste, voi comuni umani, nel ritrovarvi in un'astronave spaziale con la donna con cui non siete riusciti a combinare nulla?
Ebbene, esseri terrestri, fossi in voi inizierei a pormi queste domande. E per tutte le risposte, potete comodamente consultare l'aggiornatissima 'Guida galattica per gli autostoppisti'.
Questa è una storia di fantascienza, ma che di fantascientifico ha proprio tutto: le sfortunate vicende umane e galattiche di Arthur Dent e del suo amico Ford Prefect e anche il modo di esprimersi dei due viaggiatori dello spazio: e sì, perché è tutta una risata continua. Le esileranti avventure dei due amici sono sprizzate qua e là da continue battute e aneddoti che fanno venire le lacrime agli occhi dall'improbabilità e dall'originalità. Un lavoro galattico che mette davvero allegria, con due personaggi incredibili e accadimenti al limite dello Spazio; non vi stupirete nel trovare un robot depresso o un capodoglio che trascorre i suoi ultimi secondi di vita tra le stelle: Douglas Adams ha fatto in modo che voi riuscirete a immergervi nel suo Universo.
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Imperdibile
Delirante, geniale, imprevedibile...
La Guida è il primo di una serie di romanzi altrettanto folli che termineranno (purtroppo) a causa della morte dell'autore, avvenuta nel mezzo della scrittura di "Il Salmone del dubbio" (che fu comunque pubblicato, visto il gran numero di richieste dei fan!)
I Vogon, una specie aliena di burocrati, assoldata da un consorzio di filosofi e psichiatri folli, distrugge il pianeta Terra, costringendo il protagonista ad una fortunosa fuga. Nei romanzi che seguono si scoprirà poi che la Terra era in realtà un supercomputer, impegnato da alcuni milioni di anni a calcolare la "La Grande Domanda sulla Vita l'Universo e Tutto Quanto", dato che un precedente computer, dopo 7 milioni di anni di elaborazione, aveva finalmente fornito la risposta... risultata però incomprensibile a causa del fatto che nessuno sapeva quale fosse di preciso la domanda...
Insomma... un vero delirio... Ancora oggi sono innumerevoli le tracce lasciate in giro nel mondo da fan ispirati dai racconti di Douglas.
Ad esempio, provate ad effettuare questa ricerca su google:
"Answer to the Ultimate Question of Life, the Universe, and Everything" e vedrete che vi risponderà la calcolatrice di google... dandovi la famosa risposta definitiva!
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Pietra miliare
Libro storico della fantascienza vuoi perchè uno dei pochi umoristici, vuoi perchè l'umorismo surreale in esso contenuto e veramente spassoso.
Le situazioni più improbabili si susseguono a ritmo frenetico e i colpi di genio stilistici sono innumerevoli. Alcune soluzioni trovate dall'autore non solo sono funzionali alla narrazione ma anche, e soprattutto alla risata. Le battute umoristiche sono o surreali o intelligenti sia lingusticamente sia fantasiose, fanno da nuovo spunto allo svolgersi di nuovi accadimenti.
I personaggi sono di per sé esilaranti, ma con le loro interazioni e i loro dialoghi al limite dell'assurdo fanno esplodere, molto spesso il lettore in risate sguaiate durante la lettura.
Alcune battute sono diventate di culto, per fare un esempio il "towel day", celebrato realmente dagli estimatori di Douglas Adams.
Che altro aggiungere? O lo si ama, o lo si odia, io sono uno di quelli che lo ama ma che ammette che ha anche
scritto altri libri molto meno buoni
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A tratti geniale... peccato il finale
Ho preso questo libro perché, sebbene non ne avessi sentito parlare direttamente, ogni volta che mi trovavo davanti alla sua copertina, mi rendevo conto di averlo sentito nominare da qualcuno e alla fine ho deciso di cedere all’impulso.
E’ stata una lettura divertente e il libro è a tratti davvero geniale. Non annoia ed è dotato di parecchia ironia. Già solo dall’inizio si può capire benissimo lo stampo del libro. Personaggi assurdi che agiscono in modo assurdo, almeno, assurdo per chi ha vissuto sul suo pianetuncolo senza sapere nulla dell’universo esterno. Ma per chi l’esterno l’ha sempre vissuto, tutto risulta assolutamente normale e lineare. Ovviamente, essendo noi i poveri sprovveduti, all’inizio potremmo sentirci un po spiazzati.
Insomma, la facilità coi cui si possono condividere i sentimenti e lo stupore del protagonista, aiuta a rendere partecipe il lettore e a sentirsi vicino al suo protagonista.
A volte il libro purtroppo si perde in se stesso e soprattutto… il finale… quando le cose iniziavano ad essere veramente interessanti e tutto iniziava a movimentarsi… ecco che arriva la fine. E’ come uno stopparsi nel mezzo dell’azione. Un vero peccato perché può lasciare una leggera sensazione di insoddisfazione.
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